«Ci nutriamo di innovazione». Una citazione, rubata all’Art Director e co-titolare Andrea Lupi, che sola basterebbe a trasmettere la filosofia intera dell’azienda. Lo sguardo sempre rivolto in avanti, la mente direzionata al futuro perché «il nostro obiettivo non è seguire l’evoluzione delle mode e delle tendenze del design, bensì anticiparle». Un’inquietudine progettuale che ha tracciato il percorso di Antoniolupi verso inediti risultati in termini di prodotto e, più in generale, verso la definizione di una nuova concezione di bagno quale “spazio dell’esperienza”.
La ricerca continua di idee, spunti, contaminazioni ha quindi condotto il brand alla ridefinizione quest’anno della propria immagine aziendale, a partire dallo spazio espositivo di Milano, completamente ampliato e rinnovato in occasione della Design Week di Aprile. È un approccio architetturale quello operato dallo studio Calvi Brambilla, che per la creazione del soffitto a volte volutamente irregolari e ‘appese’ al fondale scuro, si è lasciato ispirare ai bagni Kılıç Ali Paşa di Istanbul; così come per pareti e pavimentazione le suggestioni sono tipicamente milanesi (l’intonaco cementizio a grossa grana è utilizzato da due millenni negli edifici di Milano, mentre il ceppo di Grè utilizzato a terra è una pietra locale).
Una connotazione forte nella sua semplicità di dettagli caratterizza la ‘scatola’ spaziale in cui i prodotti possono respirare e spiccare liberamente, tanto efficace, scenografica e rappresentativa da essere stata declinata anche nello spazio espositivo al Salone del Mobile.Milano per la presentazione delle nuove collezioni, espressioni compiute della ricerca e della sperimentazione del brand in ogni sfaccettatura progettuale: materia, tecnica, forma. Ecco allora nascere Intreccio, Indigo e Collage.
Paolo Ulian indaga il rapporto tra la leggerezza del segno e la solidità del materiale marmoreo per la realizzazione del lavabo freestanding Intreccio: ricavato da un unico blocco di marmo, è composto da layer concentrici sovrapposti in modo sfalsato procedendo verso l’alto, così da determinare un gioco chiaroscurale di pieni e vuoti ottenuto unicamente dalla variazione della luce sulle forme concave o convesse. Non un semplice prodotto, ma una scultura in cui la tecnologia diventa espressione estetica.
Allure scultoreo che ritorna anche nel rubinetto Indigo (design Nevio Tellatin): realizzato interamente in ottone nella nuova finitura Grafite, si caratterizza per la canna piatta dal profilo arrotondato e per la particolare manopola di regolazione dall’inedito taglio che ne seziona il volume e rompe la staticità della geometria.
Gli specchi Collage sono invece il risultato dello studio di Luca Galofaro sulle relazioni fra rappresentazione, architettura urbana e immagine: dalla Mostra/Collezione di Disegni di Architettura curato dallo stesso architetto e allestita presso lo showroom aziendale a Stabbia, sono stati selezionati alcuni disegni e applicati agli specchi della linea Antoniolupi attraverso la tecnica del collage tridimensionale.