Nuova vetrina mondiale per il Gruppo Molteni che al 160 di Madison Avenue, a New York, apre un nuovo, esclusivo flagship store, il primo a riunire i tre brand del Gruppo: Molteni&C, Dada, e UniFor. Un progetto espositivo raffinato ed evolutivo in sintonia con i principi stilistici del marchio, che “ traduce lo stile e l’eleganza italiana interpretando la classica dimora/ palazzo di New York. Stile ed eleganza percepibili nell’attenzione rivolta ai materiali, ai dettagli e alle lavorazioni artigianali dei portali, del pavimento in travertino e dell’imponente scala in noce”, per usare le parole dell’Art Director Vincent Van Duysen che ne ha firmato la progettazione.
Il concept dello spazio di oltre 1200mq, con quattro vetrine, è articolato su due livelli connessi dalla scala di forte impatto visivo. Il progetto architettonico ha considerato come valore il mantenimento delle caratteristiche originali dell’edificio, come i volumi e la percezione delle altezze dei soffitti. Le pareti divisorie suddividono volumetrie generose, intervallate dagli alti portali rivestiti in marmo travertino.
L’esperienza di percorso è un vero viaggio tra le stanze di un’elegante villa italiana appoggiata sul suolo newyorkese.
Uno spazio di grande impatto scenico che contiene, incornicia e valorizza i prodotti delle nuove collezioni progettate da Vincent van Duysen, Rodolfo Dordoni, Ron Gilad, Foster + Partners, Jean Nouvel e Patricia Urquiola, tra gli altri.
In occasione dell’opening, giovedì sera in concomitanza con la NoMad Night, il nuovo flagship store si arricchisce di una serie di opere di artisti contemporanei, in una contaminazione tra arte e design. L’ installazione rappresenta quindi il proseguimento del progetto “The Collector’s House” curato da Caroline Corbetta per lo stand Molteni&C al Salone del Mobile 2018 dove opere di giovani artisti trovavano posto accanto a grandi classici del design di varie decadi, come una poltrona di Gio Ponti o un tavolo di Jean Nouvel, ma anche a pezzi inediti al debutto sul mercato, come la sedia del giovane Francesco Meda e il divano firmato Van Duysen.