Brera punta sull’umanità

Il District, giunto alla sua nona edizione, avrà come tema trasversale “l’empatia” e durante la settimana milanese del mobile il quartiere ospiterà iniziative ed eventi in sintonia con la ritrovata importanza dei rapporti umani

Sembrava solo una tendenza, in realtà è un’onda di piena quella che vuole strappare (anche magari per un tempo limitato) le persone alla tecnologia, allontanarle dal pensiero dell’intelligenza artificiale che avanza, sospendere il digitale per tornare al materiale, quello umano però.

Anche le Color Stories del nostro IFDM Book Contract in arrivo parlano di “controllo” e di “libero pensiero”, il tema è assolutamente attuale.

E allora il Brera Design District per il Fuorisalone 2018 propone un programma già empatico sulla carta e con l’obbligo dell’empatia nella pratica e per far questo ha invitato e nominato 3 Ambassador: Cristina Celestino, Elena Salmistraro e Daniele Lago. Quest’ultimo unico imprenditore del nuovo corpo diplomatico del BDD, precursore convinto dell’importanza della social reputation, ma anche (favorito da un carattere sorridente che aiuta) della necessità di “stabilire un contatto” prima con gli oggetti e gli ambienti progettati e dopo (ma immediatamente dopo) con il cliente. La Casa Lago (raddoppiata nel 2017) ha lasciato un segno dalle tinte forti su come si propone un arredo nel terzo millennio.

Cristina Celestino nasce come architetto e poi diventa designer, amante dei materiali e dei dettagli, conta decine di collaborazioni. A BDD 2018 presenterà il progetto Corallo, un vecchio tram milanese allestito come un cinema, mezzo foyer e mezzo sala dove il film è rappresentato da Milano vista dai finestrini. Un’installazione in movimento alla ricerca dell’empatia con la città. Il tutto con la firma di Tissot, il brand svizzero di orologi che dal 1988 (con Sottsass) lega il proprio nome alla settimana del design milanese e in particolar modo proprio con Brera.

Elena Salmistraro, già molto conosciuta nel mondo del design e dell’interior, proporrà in piazza XXV Aprile un’installazione in collaborazione con Timberland. Un gioco “serio” legato alla quercia, da sempre simbolo del brand americano, che vivrà con un cuore battente, un cuore che prenderà energia a ogni abbraccio ricevuto. Una quercia reinterpretata con una silhouette femminile che di notte si illuminerà mostrando un vestito.

Il 2018 vedrà la riproposizione del Brera Design Apartment, in via Palermo 1 (forse il centro di gravità del BDD) il tema di quest’anno si chiama Souvenir Milano e la curatrice sarà Raffaella Guidobono: il concept parlerà il linguaggio del fuori serie, del fatto a mano, dei materiali, degli oggetti che richiamano la storia e il presente di Milano, con la collaborazione di numerosi designer e artisti.

Questo è la colonna vertebrale del programma del Brera Design District per il Fuorisalone 2018, attorno ad esso ruoteranno decine di eventi (180 nel 2017) che coinvolgeranno centinaia di aziende (300 nel 2017) e migliaia di visitatori (300.000 lo scorso anno). Una app per orientarsi in questo evento che per la dimensione e la proposta e a dispetto del titolo, possiamo definirlo simpaticamente… sovraumano.

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Cristina Celestino, ambassador of Brera Design District 2018
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Corallo, il cinema-sul-tram ideato da Cristina Celestino Brera Design District 2018
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Elena Salmistraro, ambassador of Brera Design District 2018
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Uno schizzo del progetto Timberland di Elena Salmistraro per Brera Design District 2018
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Daniele Lago, ambassador of Brera Design District 2018
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Raffaella Guidobono, curatore di Souvenir Milano, tema 2018 del Brera Design Apartment