63 fornitori dell’industria dell’hospitality e 70 buyer (equamente distribuiti tra progettisti, catene e hotel di proprietà, developer ed esperti di procurement) si sono confrontati per due giorni negli accoglienti (e un po’naif) ambienti del Nohw di Berlino, hotel disegnato dal riconoscibilissimo Karim Rashid. Il mondo dei networking b2b è ricco di proposte e alzare l’asticella della qualità e fare la differenza è stata la sfida che Yumna Chabrol e Jenny Bachelot hanno vinto puntando su un format veloce e dinamico, ma soprattutto ricco di contenuti: i buyer erano di prima fascia, i supplier molto selezionati.
Ma non basta. Alcune scelte fatte dalle organizzatrici si sono rivelate dei veri valori aggiunti e hanno determinato il successo della seconda edizione di Hostys Connect: la capacità di intercettare e proporre fornitori che coprono precise nicchie di mercato e ruotare da un anno con l’altro l’esercito dei buyer pur conservandone il livello alto. Un lavoro dietro le quinte molto impegnativo, perché la maggior parte delle aziende presenti non sono “le solite griffe abituate a investire in comunicazione”, ma supplier che lavorano quasi sempre nell’ombra, lontano dai titoli dei media (anche quelli specializzati) e non sempre orientati agli investimenti in marketing. Ad arricchire ulteriormente la formazione dei buyer ha contribuito la presenza della filiale francese di QNB Capital, importante banca del Qatar che vede tra i suoi asset lo sviluppo del residenziale e dell’hospitality di lusso e della Land Union, una family company berlinese molto attiva nel residenziale di fascia media e titolare della catena 3 stelle Ming Hotel.
Incontri programmati e momenti di free networking si sono alternati con ritmo, i 20 minuti assegnati a ogni match meeting hanno rappresentato la misura perfetta per rompere il ghiaccio (quando necessario) o per essere pratici e concreti (quando il rapporto è già in essere).
La mattina dell’ultimo giorno (il 28) è stato proposto ai partecipanti un mini panel di 45 minuti (in linea con i tempi del B2B) moderato da IFDM e a cui hanno partecipato Matteo Bernocchi (sales and marketing manager di H&H Procurement Dubai), Richard Garvey (associate director di QNB Capital) e Lutz Strangemann (founder di Land Union Group): quasi un’ora di confronto sul grande tema degli investimenti strategici internazionali e un interessante focus sul lato business di Dubai.
I commenti sull’evento sono stati molto positivi sia da parte dei buyer che da quella dei supplier.
IFDM ha raccolto diverse opinioni a partire da un buyer esordiente, l’architetto Davide Cumini principal di Iarchitects “incontri molto interessanti, abbiamo scoperto aziende utili fin da subito per alcuni progetti che abbiamo in Francia”, Giovanni Fassi che rappresenta Tetris in Italia (e che sta lavorando alla ristrutturazione del St. Regis di Roma) ha sottolineato la qualità generale e l’opportunità di scoprire produttori di nicchia per lavorazioni speciali, Matteo Bernocchi di H&H Procurement Dubai ha affermato “per la nostra attività di procurement a Dubai scoprire nuove aziende è fondamentale per poter offrire ai clienti il meglio e nel minor tempo possibile, qui a Hostys ho scoperto imprenditorialità molto specializzate e che non conoscevo”, Christine Borella (architetto parigino titolare dell'omonimo studio e che sta ultimando un resort sul mar Nero e 2 hotel a Parigi) ha espresso soddisfazione per la qualità delle aziende presenti e per aver scoperto soluzioni di illuminazione perfette per i suoi progetti.
Hostys Connect si conferma prima ancora di essere un efficace Networking B2B come una piattaforma di relazioni che segue il mercato, i suoi cambiamenti, le sue opportunità.
L'edizione Fall Winter del Book Contract & Hospitality era media partner dell'evento, a ogni partecipante è stata personalmente consegnata una copia.
L’edizione 2018 di Hostys Connect si terrà dal 25 al 27 novembre a Sintra in Portogallo.