Spazio per eventi? Bar? Luogo di conversazione? Ufficio? Casa di moda? La location di WeWork, in Weihai Lu, a Shanghai confonde le acque, ma fa sentire subito a proprio agio. Anzi, viene voglia di rimanerci un po’. Che è proprio la mission dei fondatori dell’omonima organizzazione di spazi per il co-working, con sedi in tutto il mondo. “Quando abbiamo iniziato, nel 2010 – raccontano Miguel McKelvey, Adam Neumann e Rebekah Neumann (tutti giovanissimi) – volevamo qualcosa di più di uno spazio da condividere per lavorare, l’intenzione era quella di costruire una comunità, un luogo in cui mantenere la propria individualità ma essere parte di un insieme”. Lo studio di architettura e interior design Linehouse ha saputo interpretare alla perfezione questo concetto, investigando i rituali del vivere quotidiano trasformandoli in azioni performanti. Un approccio olistico che, attraverso varie discipline creative, crea esperienze diverse a chi fruisce. L’impatto emotivo comincia dall’edificio, una struttura in mattoni di inizio secolo, in pieno distretto residenziale nel cuore di Shanghai, che ha ospitato una fabbrica d’oppio, prima, e una residenza d’artista, poi. Il primo atto è stato quello di celebrare il passato di una struttura di tale intensità, ma con pennellate di gioia e divertimento, donandole un’atmosfera da grand hotel che prende per mano chi entra e lo conduce in un viaggio inaspettato di stravaganza, curiosità e festa. Appena attraversato il tradizionale vicolo cinese e imboccata la via, ci si ritrova davanti a pareti e asfalto dipinti di rosa, ‘sulla testa’ una serie di illuminazioni festanti sospese. I progettisti si sono divertiti con l’esistente stratificazione di elementi architettonici storici e ‘aggiunte’ industriali, posizionando la reception proprio dove l’incontro tra i due elementi è più evidente. Il bancone d’accoglienza è rivestito in pannelli di legno ereditati dal sito, ma circondato da una base in cemento, una griglia in bronzo ospita le lampade a sospensione creando un disegno di linee e un’insegna al neon blu, scovata in una galleria di modernariato, dice ‘Ring For Service’ (suonare per essere serviti). All’interno, la struttura in acciaio esistente è evidenziata dal color verde edera con il quale è stata ridipinta, valorizzata da una scala che serpeggia lungo uno spazio di circolazione connettendolo ai 3 piani superiori: è divertente nella sua imponenza con i suoi pannelli triangolari in legno di quercia che la rivestono, e la parte esterna colorata in diverse sfumature di blu che danno intensità cromatiche diverse secondo la posizione. Una volta arrivati in cima, si può continuare a sorridere con la carta da parati con i fiori di papavero color oro dipinti a mano in scala gigante. L’atrio centrale è stato mantenuto nella facciata originale in mattoni e pietra ma arricchita da una sorta di corte avvolgente, che ridefinisce lo spazio e ospita vari salotti e postazioni informali. Il marmo, materiale qui utilizzato, porta ancora una volta colore con strisce diagonali in blu, verde, rosa e grigio pastello che coinvolgono sia le pareti sia il pavimento, dando l’effetto di un tappeto. Tutt’intorno, una struttura in bronzo ricrea l’effetto stanza in un’area così estesa con specchi, opere d’arte e mensole appese. Mentre una vera e propria installazione luminosa, studiata su misura e composta da una rete di cablaggi e agganci con corpi in vetro, svolge ruolo funzionale oltreché decorativo. È una piacevole sorpresa anche il bar, dal sapore tropicale, dove una carta da parati avvolge i muri perimetrali con disegni di donne di Shanghai degli anni ’20 reinterpretate con vestiti a motivi zebrati e gioielli vistosi. Tutto è studiato su misura e custom made, persino le piastrelle del bagno dai disegni geometrici rosa e verde, lo specchio e le originali luci a parete in bronzo.
Crediti
Client/Owner: WeWork
Location: 696 Weihai Road, Shanghai, China
Architectural and interior design: Linehouse
Furnishings: custom designed by Linehouse and produced by local supplier, Why Knot, Muuto, Very Good & Proper, Hay
Lightings: lighting installation custom designed by Linehouse, Tiwu Design, Bentu, Jamy Yang
Photo Credits: Jonathan Leijonhufvud, Dirk Weiblen