Garage Museum for Contemporary Art

Dalla sua fondazione nel 2008 e dal successivo trasferimento nella sede permanente di Gorki Park, The Garage Museum of Contemporary Art è diventato un punto di riferimento fondamentale per la comprensione e diffusione dell’arte contemporanea, per gli abitanti di Mosca ma anche per la comunità artistica internazionale. Un’ulteriore conferma dell’importante ruolo svolto dalle fondazioni private di tutto il mondo grazie alle attività di formazione continua, ricerca e intrattenimento a disposizione di un pubblico allargato, e non solo per addetti ai lavori, messe in calendario oltre alle mostre temporanee.
Anche in questo caso la riuscita degli obiettivi di divulgazione e di nuova committenza è strettamente legata a un progetto di architettura che ha saputo interpretare obiettivi e contesto. Secondo i fondatori del Museo, Dasha Zhukova e Roman Abramovich, gli spazi stessi contribuiscono allo sviluppo di un approccio contemporaneo che renda un museo d’arte effettivamente ‘pubblico’.
E gli spazi sono dapprima un’architettura abbandonata realizzata nel 1927 dall’architetto costruttivista Konstantin Melnikov, il Bakhmetevsky Bus Garage (da cui il museo prende il nome), in seguito il padiglione temporaneo con colonnato in cartone disegnato da Shigeru Ban del 2012, e infine, dal 2015, la sede permanente commissionata a OMA.

Gli architetti olandesi hanno creato un vero e proprio hub culturale a partire dalla riconversione del famoso ristorante Vremena Goda costruito in stile modernista sovietico a Gorki Park nel 1968. La grande struttura in cemento e mattoni, in disuso da vent’anni e ormai quasi priva di facciate, è stata recuperata preservando all’interno gli elementi originali dell’era Sovietica, i rivestimenti in mosaico, le piastrelle in ceramica, le partizioni in mattoni, e ‘aggiungendo’ all’esterno un nuovo involucro a doppia pelle in policarbonato traslucido che nasconde il sistema di ventilazione e lascia totalmente liberi i vastissimi spazi interni.
I 5.400 metri quadri dell’edificio si suddividono fra gli spazi per le attività di formazione nella sezione di nord est, e quelli più aperti per mostre, progetti di ricerca ed eventi a sud ovest, dotati di sistemi innovativi per sfruttare al meglio le possibilità espositive.
Oltre alle gallerie disposte su due livelli e la terrazza sul tetto, il museo include un centro per le attività creative dedicate ai bambini, uffici e, al piano terra, rivolti con grandi vetrate verso il parco pubblico, un auditorium, il bookshop, la mediateca, il Garage cafè e una lobby alta 10 metri, dove esporre sculture di grandi dimensioni.
L’entrata principale su Gorki Park, che è anche un museo di scultura all’aperto, è contrassegnata dall’innalzamento di due pannelli di facciata rispetto alla sommità del padiglione, per indicare l’ingresso e per creare una connessione visiva fra il parco pubblico, i visitatori e l’interno del museo.