Mosca, verso una nuova identità urbana

FC Krasnodar Stadium

Saranno dodici gli stadi in cui verranno disputate le partite dei mondiali, ben due a Mosca. Il primo è l’impianto Luzhniki Arena che è stato completamente rimesso a nuovo e ospiterà, con i suoi 81.000 posti a sedere, la finale dei Mondiali. Il secondo, Otkrytie Arena con circa 42.000 posti, sorge a nord di Mosca, a Tuschino. Nel Gorky Park, Kosmos Architects si aggiudicano il concorso per il nuovo Nike sports facility.

A Krasnodar, nella Russia meridionale, l’omonimo stadio si distingue per un aspetto solenne, materiali nobili, illuminazione teatrale e tecnologie uniche al mondo. FC Krasnodar Stadium dei Gmp – von Gerkan, Marg and Partners, ricorda esternamente un anfiteatro con partizione e ripetizione regolare delle colonne. 33.000 posti a sedere e 116.248 mq di superficie interna la cui progettazione è stata curata da Maxim Rymar architectural studio.

Il progetto ha puntato sulla funzionalità interna, sulla resilienza dei materiali in modo tale che la struttura rimanesse come nuova anche se usata da un flusso cospicuo di persone. Il travertino delle colonne esterne lo si ritrova anche nelle pareti delle hall rivestite da blocchi grezzi. Più ci si addentra nell’arena, più le finiture si fanno dettagliate, come le possenti colonne fatte da piccoli esagoni, simili a quelli del pallone da calcio, ottenuti con una particolare lavorazione che consente di creare superfici curvilinee e in rilievo.

Grande attenzione all’illuminazione curata da Delta Light che ha risolto il problema della mancanza di luce naturale in alcune zone e ha fornito apparecchi ad hoc per le esigenze dello stadio. All’interno arredi Arper e lampade dal colore verde che con il bianco e il nero delle finiture ricordano i colori sociali della squadra FC Krasnodar.

Architect: gmp – von Gerkan, Marg and Partners
Interiors design concept by Maxim Rymar architectural studio
Furniture: Arper
Lighting: Delta Light

 

Oko Buildings

I cambiamenti che interessano Mosca e la sua espansione non riguardano solo le architetture dello sport. In questo boom edilizio si registrano in città numerose collaborazioni con professionisti italiani; ne è un esempio il complesso Oko Building firmato dall’architetto Massimo Iosa Ghini che interviene sugli spazi comuni del complesso, composto da due grattacieli che svettano su un basement di 6 piani. È il nuovo edificio di Capital Group (una delle più grandi società d’investimenti al mondo) che sorge nel complesso della MIBC Moscow City. L’edificio a uso residenziale si innalza di 85 piani e comprende uno spazio pubblico e una parte più ‘esclusiva’ per gli abitanti degli appartamenti con zona reading, art gallery, area living e area mail box accanto agli ascensori.

Per Oko Office Building sono stati pensati open space delimitati da eleganti pannelli in cristallo con bordi luminosi. Tutte le finiture sono di alta qualità: le pareti in pietra wengè sono lavorate in maniera da ottenere superfici a doppia curvatura, sia nella zona reception, dove troviamo il desk e il banco, sia nei corridoi verso gli ascensori.
Per entrambi gli edifici Margraf si è occupata della fornitura dei pregiati marmi e delle pietre naturali. L’illuminazione è stata curata da iGuzzini.

Architect: Massimo Iosa Ghini

 

Sberbank Headquarters

Ad attrarre maggiormente gli investitori stranieri oggi sono gli uffici. Tra i tanti, oltre a Oko Office Building, Adidas Office di ABD architects, gli uffici della compagnia delle telecomunicazioni Orange Business Services dei T+T Architects e l’ufficio Sberbank Headquarters.

Quest’ultimo, della banca leader della Russia, nasce su disegno degli Ind Architects che hanno pensato a un progetto che può essere definito “liquido”. L’aspetto principale su cui puntano gli architetti è la funzionalità e l’efficienza che scaturisce da un’attenta progettazione dello spazio. Tutte le parti dell’ufficio sono collegate da un anello chiamato ‘ring road’ che collega le sei zone in cui è suddiviso. Proprio grazie a questa connessione anulare diventa più semplice raggiungere una sala riunione o i colleghi, in uno spazio di ben 7.000 mq. Non sono previsti grandi uffici privati: i dirigenti lavorano alle scrivanie con gli altri colleghi.

Architect: Ind Architects
Furniture: Statio Project, Russkiy Nestandart
Partitions: Versal group
Floor: Milliken Carpet
Ceiling: Ecophon
Doors: Versal group
Planting: Fitodesign Bureau Fikus