Camp David, dove nasce la creatività

“Il fervore creativo e il senso di possibilità in questo quartiere sono palpabili. Qui, c’è tanto spazio – spazio per pensare, spazio per diffondersi, spazio per creare e collaborare, spazio per evolversi e crescere”, dice Mazdack Rassi, imprenditore e fondatore con Erez Shternlicht di questa idea.
Su progetto di David M. Sullivan, con i suoi 40.000 mq di superficie Camp David diventa un incubatore di creatività, operosità e idee. Rispettando la natura industriale dell’edificio Sullivan, in collaborazione con i due imprenditori, ha scelto uno stile anni ’70, con calcestruzzo grezzo, acciaio nocciola e marmo Calacatta. Molti elementi di design sono pensati su misura, oltre a vari arredi e apparecchi di illuminazione, ci sono tavoli di lavoro in noce e acciaio ispirati ai disegni di Jean Prouvé e Charlotte Perriand, tavoli bassi che utilizzano un granito brasiliano sabbiato e finiture in noce, acciaio e bronzo.

Sui tre piani a disposizione si può trovare lo spazio per concentrarsi in tranquillità o per lavorare in team. Al primo piano, con ampie vetrate che danno sullo skyline della città, troviamo un desk di accoglienza, due sale riunioni e tavoli da lavoro con un bar, per la sera, con un’accurata selezione di vini e liquori.

Al quinto piano sono disponibili 48 uffici isolati acusticamente che possono ospitare da 1 a 6 persone, 4 sale conferenze, 40 desk in un open space e 5 aree lounge con arredamento personalizzato e oggetti d’arte. Per chi necessita di una pausa e di uno spuntino c’è una cucina completamente attrezzata, con controsoffitti in marmo, pavimenti in cemento lucidato, sedie anni ‘50 Bertoia della collezione Knoll International e tavoli Saarinen.

Il piano più basso è quello che si può definire ‘laboratorio’ pensato per prototipazione, creazione e uno studio professionale per la fotografia, uno spazio di montaggio video con apparecchi di registrazione del suono e anche aree con utensili, macchine per cucire industriali, tavoli da lavoro fatti a mano e una mailroom.