Nel labirinto di Piombo

Un paesaggio di quinte teatrali, un labirinto entro cui perdersi e lasciarsi trasportare dalla sua matericità. Le sensazioni evocate dall’installazione a firma del duo Calvi Brambilla abbracciano la sfera sensoriale tanto della vista quanto del tatto. Ma sono le proprietà del materiale stesso ad essere esaltate e ‘liberate’, ossia quell’opacità, quella morbidezza che contraddistinguono la nuova superficie Cleaf, Piombo, appartenente alla collezione Hyper Materials.

Disposti nello spazio centrale del corporate showroom CCube, un gioco di piani scomposti e intagliati ispirati alla ricerca formale di Bruno Munari per le ‘Sculture da Viaggio’ e all’estetica dello scultore basco Eduardo Chillida, sono declinati in composizioni a due o tre ante – così da valorizzare le potenzialità di applicazione verticale della superficie Piombo – intervallate da una sezione in specchio decorata con pattern che riprendono direttamente la struttura molecolare dell’elemento chimico da cui il nuovo prodotto Cleaf ha preso in prestito il nome e la qualità primaria: l’opacità.
L’impiego di innovative resine acriliche, applicate mediante il processo Electron Beam Curing, permette infatti a Piombo di avere una bassa riflessione della luce e allo stesso tempo di essere anti impronta, morbido e altamente resistente al graffio. Caratteristiche applicate al pannello nobilitato, al laminato e al bordo, tali da ottenere come risultante una superficie evoluta e coordinata per il rivestimento di arredi e ambienti, applicazioni verticali oppure orizzontali.
«La nascita della superficie Piombo conferma la capacità di Cleaf di offrire soluzioni evolute per il sistema dell’arredo e dell’interior design», commenta Roberto Caspani di Cleaf. Una novità che si inserisce a pieni voti nel parterre di proposte dell’azienda, che ad oggi conta 64 finiture e 800 decorativi.