Venini espone l’arte di Vittorio Zecchin

Sono i vetri disegnati fra il 1921 e il 1926 i protagonisti della mostra Vittorio Zecchin: i vetri trasparenti per Cappellin e Venini, allestita da Venini a Venezia e in calendario dall’11 settembre 2017 al 7 gennaio 2018.

Una retrospettiva curata da Marino Barovier, che si apre in occasione di The Venice Glass Week e si snoda negli ambienti delle Stanze del Vetro, spazio espositivo permanente allestito nell’ex Convitto dell’Isola di San Giorgio, lungo un percorso culturale e produttivo unico. Un percorso volto a celebrare l’opera dell’artista muranese, che alla fine del 1921 ha assunto la direzione artistica della V. S. M. Cappellin Venini & C., la vetreria fondata da Paolo Venini e Giacomo Cappellin, che oggi si chiama Venini e, da quasi un secolo, continua la sua produzione artistica senza interruzione.

In mostra una selezione dei più rappresentativi capolavori firmati Venini e disegnati da Vittorio Zecchin: dal vaso Veronese, ispirato a quello che compare nell’Annunciazione di Paolo Veronese e divenuto simbolo della vetreria, al vaso Libellula, con i suoi con ampi e leggeri manici in vetro soffiato; e poi le forme sinuose di un’anfora, quelle essenziali di una boccia o quelle che ricordano la campana di una tromba. Oggetti che rispetto ai manufatti dell’epoca si differenziarono subito per le proporzioni e le linee essenziali e classiche.
Un patrimonio che si conserva grazie alle molteplici collezioni permanenti che hanno selezionato le creazioni firmate Venini e grazie allo stesso  Museo Venini che, con 45.000 disegni, 6.000 foto d’epoca e 4.000 opere d’arte, rappresenta il più prezioso archivio della vetreria artistica moderna e contemporanea.