Moroso, oltre la realtà

Provocatoria, intangibile, destrutturante. E’ l’elaborazione artistica di Mina Massaro per la mostra “A decade of evolution in design”, che stravolge i canoni formali dell’icona di Moroso per dar vita a un nuovo oggetto d’arte.

Una cascata di specchi, frammenti irregolari che si stagliano sulla superficie sinuosa e curvilinea della poltrona, in un armonico contrasto di forme.
Dei pattern originariamente ideati da Tord Boontje e ottenuti dall’intreccio di fibre plastiche a richiamare le antiche lavorazioni artigianali africane, rimane una variopinta traccia sotto l’ipnotico manto che riveste la poltrona Shadowy. La realtà, riflettendosi in esso, si scompone attraverso tale frammentarietà, quanto coloro che si accostano all’opera smarriscono la loro integrità formale. Ma non è forse questa la valenza provocatoria dell’Arte?
Allo stesso modo la poltrona, forte del suo nuovo essere, si distacca dalla funzione naturale che le appartiene, di avvolgente comfort, per diventare oggetto di esponenziale forza attrattiva e contemporaneamente respingente nella sua impossibilità di accogliere l’altro.

 

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Photo Credit: Andrea Sartori