Non poteva che essere vivace e con una marcia in più il progetto di The Box per la nuova sede di Forest, azienda a cui fa capo il marchio di piumini animal friendly Save the Duck, ora con headquarter negli spazi de La Calabiana a Milano, nota tipografia della città. Da una parte, la ricca progettualità di una vera e propria fucina di idee, la partnership tra Spotti e lo studio Colmanni + Minerva, insieme ad una rosa selezionata di fornitori e partner. Dall’altra, lo spirito pionieristico di un’azienda nata nel 1914 e cresciuta progressivamente, grazie ad una visione imprenditoriale a lungo raggio giunta oggi alla terza generazione capitanata da Nicolas Bargi. Da questa fusione, è nato uno spazio di lavoro – circa 800 mq al piano inferiore dell’edificio – aperto e fluido per favorire l’agire collettivo, nel quale i diversi ambiti dialogano senza soluzione di continuità e dove, proprio a questo scopo, sono pressoché assenti partizioni in muratura o cieche, sostituite invece da elementi-diaframma che consentono di abbracciare con lo sguardo l’ambiente nella sua totalità da ogni prospettiva. La sede ospita gli uffici direzionali, commerciali e stile, l’ampio archivio storico aziendale e gli showroom delle collezioni Ganesh e Save The Duck. Se il cuore dello spazio è rappresentato dall’ufficio stile, collocato proprio al centro della struttura, è stato dato ampio risalto, ancora una volta, alla zona di ristoro-incontro, dotata di grande cucina a vista aperta in continuità con la sala riunioni/mediateca. Massima attenzione per materiali e finiture, tutti naturali o riciclabili, con il mantenimento della pavimentazione originaria in cemento liscio. Mentre rimane forte il richiamo alla preesistente architettura brutalista, con i telai in ferro bene in evidenza su cui sono montate le quinte in vetro che ripartiscono le zone, o le reti metalliche di diverse fogge e dimensioni, verniciate bianche su telai in legno di abete, deputate sempre alla funzione divisoria. Parte degli arredi sono stati realizzati su misura direttamente da The Box, e il resto è stato selezionato mantenendo un segno minimale. Infine, tre i tipi di illuminazione previsti: le plafoniere esistenti mantenute con fonte fluorescente T8, un’illuminazione puntuale per le singole aree ed una ‘di segnale’ per i percorsi e i singoli elementi architettonici più scenografici. Qui sono stati utilizzati proiettori su binario, sospensioni con diffusori prismatici e linee luce, tutte con fonte a led con temperature di luce di 3000K.