Una nuova era per il lusso a Dubai

Terra di conquista dei maggiori studi di progettazione, dove gli architetti sono ormai soliti sfidarsi in una gara al primato senza vincitori poiché proiettati sempre ‘all’oltre’, Dubai è destinata a ormeggiare tra il sogno e la realtà. Una realtà iperbolica che privilegiando l’aspetto simbolico e la natura essenzialmente sintetica seduce e perpetua le aspettative anche dei suoi visitatori. Di chi soggiorna per affari e di chi viaggia per turismo, in ogni caso dell’ospite cosmopolita desideroso di ritrovare nelle strutture alberghiere non solo pause meno vertiginose e più socializzanti ma anche micromondi esclusivi che non limitino la percezione al servizio di pernottamento. E se il lusso, in questa corsa contro tempo e intuizioni, ha prevalso riversandosi opulento nella progettazione degli interni, sembra ora esplorare strade espressive che conducono ai concetti di ricercatezza e unicità.

Il nuovo Four Seasons Dubai International Financial Centre (DIFC) nasce in questa direzione, per offrire un’ospitalità innovativa attraverso un percorso di stili volti a caratterizzare tutti i suoi ambienti, dalle aree comuni alle camere private, e renderli piacevolmente produttivi. Situato nella zona pedonale DIFC, uno dei più importanti business district a livello mondiale, l’hotel porta la firma di uno dei più celebri interior designer contemporanei, Adam D. Tihany, che perseguendo un’attitudine progettuale refrattaria a repliche e standard, ha preferito esaltare la qualità di un’immagine sofisticata e creativa, spalancando solo la vista su quella “scenografia nazionale” incentrata sulla mania di grandezza. Due e separati gli accessi, uno all’altezza della strada per favorire chi arriva in auto e l’altro sulla DIFC. Degli otto livelli su cui si sviluppa il progetto, i primi e gli ultimi sono riservati alle aree pubbliche. Una hall superiore che si estende alla terrazza esterna, la Penrose Lounge, accoglie gli ospiti e i businessman locali in uno spazio che ne attesta il valore di luogo di incontro e interazione; mentre si delinea la vocazione più flessibile di The Monogram, spazio in cui è concesso organizzare appuntamenti di lavoro e addirittura impostare il proprio ufficio fino all’una di notte. Persino nelle camere e nelle suite – se ne contano in tutto ‘solo’ 106 – le esigenze lavorative dell’ospite vengono soddisfatte dalle scrivanie realizzate da Cassina Contract, studiate per trasformarsi in tavoli riunione all’interno di atmosfere più intime, alcune delle quali ispirate agli anni ’50. Lo spirito multidisciplinare di Tihany trova naturale completamento nello spazio food: ristoranti e bar dove i linguaggi della comunicazione commerciale passano attraverso un lusso su misura che si affida per il 90% al design made in Italy. Creazioni uniche ed esclusive eseguite secondo i dettami della manifattura sartoriale dalle sezioni contract di Flos, a cui è stata commissionata l’illuminazione, di Poltrona Frau per gli arredi e di Rubelli, scelta per i suoi preziosi tessuti.

Al sesto e al settimo piano i fruitori trovano le premure di un’oasi segreta destinata al relax, dove non manca una spa con vista sulla città, una palestra aperta 24 ore su 24, un paio di bar e una scenografica piscina esterna di vetro simile a un cubo di ghiaccio. Si ispira invece al falco, emblema nazionale del lusso e del coraggio, il rooftop Luna Sky Bar, incorniciato da finestre a tutta altezza per allargare oltre misura la vista sul Burj Khalifa e sul Golfo Arabico. Qui, sfruttando l’intensità della luce e il contrasto cromatico giallo/nero, dominano le morfologie fluide delle pareti e la nota eccentrica dei motivi geometrici del soffitto. Il Firebird Diner, gestito dallo chef Michael Minà, è invece un più riconoscibile tributo al ristorante iconico americano degli anni ’50, sia per il menu sia per agli arredi in metallo e pelle colorata. E certamente anche per i singolari riferimenti alle auto Cadillac reinterpretate negli audaci dinamismi aggettanti delle opere a parete realizzate da Bram, artista e figlio di Adam D. Tihany.

 

Client: Four Seasons Hotels and Resorts
Interior design: Tihany Design
Furnishings: B&B Italia, Cassina Contract, Colber,
Flexform, Kettal, Minotti, Misuraemme,
Poltrona Frau, Roda                                                                                                                                                Parasols: Tuuci                                                                                                                                                      Lightings: Delightfull, Donghia, Flos/Lighting Contract, Gulflight, Kevin Reilly, Marset, Porta Romana
Bathrooms: Dornbracht, Kohler sanitary ware, Hafele
Fabrics: Calvin, Donghia, Pierry Frey, Rubelli, Warwick
Rugs: Patodia; Loloey
Water Feature: David Harber