Deira Islands, la nuova frontiera di Dubai sul mare

Con un portfolio di piani di sviluppo a Dubai come Palm Jumeirah, The World, Jumeirah Islands, Jumeirah Village, Jumeirah Park, Jumeirah Heights, The Gardens, Discovery Gardens, Al Furjan, Warsan Village, Dragon City, International City, Jebel Ali Gardens e Nad Al Sheba, Nakheel è uno dei maggiori developer al mondo e uno dei più convinti sostenitori della visione di Dubai nel XXI secolo come destinazione di turismo internazionale, ma anche come paese in cui vivere e lavorare con un’elevata qualità della vita. Fra i molti progetti in corso di sviluppo o di realizzazione fra residenziali, retail, ospitalità e turismo, anche quello per le Deira Islands, di cui abbiamo parlato durante l’ultimo Mipim con Sanjay Manchanda, CEO di Nakheel, e che trasformerà la zona nota come Old Dubai in una moderna area residenziale e turistica per 250.000 persone.

Perché realizzare una nuova parte di città a Dubai?
Vorremmo con le Deira Islands innanzitutto sfruttare al meglio la costa e dare più respiro e maggiore vivibilità alle zone frontemare, oltre che incrementare un turismo di qualità e diversificato. Su un litorale lungo 40 chilometri, di cui 21 di spiagge, queste quattro isole, tutte artificiali, offrono 15,3 chilometri di waterfront con hotel, residenze, centri commerciali, parcheggi, marine turistiche.  Stiamo attualmente procedendo con i lavori in acqua per creare un insediamento sicuro, un ingresso naturale all’oceano salvaguardando al tempo stesso l’ambiente marino, settore in cui abbiamo molta esperienza (ndr, vedi il precedente progetto per le Jumeirah Islands).

Che tipologia di masterplan avete studiato?
È stato realizzato insieme a uno studio internazionale di urban planning, ed è sviluppato attorno al Boulevard, hub urbano composto da 16 torri per residenze e hotel suddivise in quattro gruppi e attrezzato con parcheggi, aree commerciali e di servizi, strutture per lo sport e spazi collettivi con passeggiate coperte e giardini. Ci saranno inoltre due centri commerciali, il Night Souk, ora in costruzione, con 5.300 negozi e circa 100 bar e ristoranti già tutti assegnati, e il Deira Mall la cui costruzione affidata a United Engineering Construction LLC sarà completata nel 2020, e che su tre piani ospiterà 1.000 punti vendita, caffetterie e ristoranti.

Quale tipo di ospitalità prevedete?
Il nostro programma di espansione prevede partnership per 18 strutture per un totale di 5.800 stanze e appartamenti, in linea con il piano governativo per il turismo con scadenza il 2021. Abbiamo già siglato accordi per joint venture con la società spagnola RIU Hotels & Resorts, per un beach resort sulla spiaggia con parco acquatico e 800 stanze, un nuovo concetto di ospitalità per Dubai, all inclusive mirato alle famiglie, e con l’operatore tailandese Centara per un secondo resort sulla spiaggia con 550 stanze, parco acquatico, business center, palestre con inaugurazione prevista per il 2019.

Quali sono i tempi di realizzazione?
Il Night Souk è in costruzione e sarà operativo fra circa un anno, per il Deira Mall abbiamo da poco assegnato la commessa al contractor. Abbiamo una politica precisa secondo la quale adottiamo tender pubblici per aumentare la partecipazione. Per essere pronti entro il 2020 stiamo lavorando su diversi aspetti contemporaneamente, con diverse squadre di lavoro e consulenti.

Utilizzate tender anche per i progetti di interior design e per la fornitura di arredi?
Si, anche per l’interior design, al momento giusto, dopo la fase di progettazione urbanistica e architettonica, ci occupiamo anche dei singoli progetti più in dettaglio. A circa un anno dal completamento cercheremo di inserire consulenti specializzati e indire tender per gli arredi.

Avete già lavorato con aziende italiane per la fornitura degli arredi?
Ancora non direttamente con aziende italiane, ma sappiamo che alcune sono molto attive nel mercato di Dubai con agenti o partner, e che sono in grado di offrire grande qualità.

Qual è la sua visione per Dubai nei prossimi anni?
L’intenzione è di continuare a contribuire positivamente alla crescita economica del paese, l’obiettivo non è semplicemente sviluppare real estate quanto allinearsi alla visione strategica per Dubai Vision 2021 (ndr, l’anno in cui gli Emirati Arabi Uniti festeggeranno il loro giubileo aspirando a diventare uno dei migliori paesi al mondo per identità e coesione sociale, sicurezza e giustizia, knowledge economy, sistema educativo, servizio sanitario, infrastrutture e sostenibilità ambientale) privilegiando quindi l’attenzione per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile, la qualità della vita, i servizi per la comunità, ad esempio le infrastrutture, e la tutela della collettività.