Auguri ai Componibili Kartell!

Qualcuno ha puntato sui colori, Mario Bellini ha trasformato i Componibili in lattine Campbell’s soup, Ferruccio Laviani in una fioriera, Piero Lissoni ha imitato il suo maestro preferito del ‘900, Jackson Pollock, Nendo ha immaginato un’intera famiglia ‘Componibili’ fatta di tazze, libri, vetri, lampade e foglie, Patricia Urquiola ha riempito queste icone del design di tanti pensieri e ricordi da non riuscire più a chiuderli.

Questi sono solo alcuni dei contributi proposti da designer, curatori, critici, intellettuali che sono stati interpellati da Kartell per celebrare i 50 anni dei Componibili.

Ma come sono nate queste icone del design? Si tratta di una geniale idea di Anna Castelli Ferrieri, Art director di Kartell dal 1976 al 1987.

I mobili 4970/84 sono i primi complementi modulari, assemblabili, realizzati con l‘ABS, un materiale nuovo per quell’epoca, con caratteristiche meccaniche ed estetiche molto innovative.

Dopo la prima puntata, presentata durante il Salone del Mobile, la mostra, concepita secondo un modello espositivo trasportabile, è aperta al pubblico al Kartell Flagship Store di New York, dal 23 al 28 Maggio, al 39 Green Street, in SoHo.

In totale sono quindici pezzi d’autore, firmati da Ron Arad, Mario Bellini, Antonio Citterio, Ferruccio Laviani, Piero Lissoni, Alberto Meda, Alessandro Mendini, Nendo, Fabio Novembre, Philippe Starck, Patricia Urquiola, Tokujin Yoshioka e i brand Emilio Pucci e Missoni, oltre a una special edition Disney.