Pavilion Dufour, dal Grand Projet settecentesco a Dominique Perrault

Il padiglione Dufour, nuovo ingresso per i visitatori del Castello di Versailles, ha riaperto il 23 febbraio 2016 completamente riletto e reinterpretato da un intervento progettuale di Dominique Perrault Architecte che ha armonicamente unito restauro, rifunzionalizzazione e nuove inserzioni.
Al fine di dotare il palazzo di ampi spazi per la registrazione e l’accoglienza dei visitatori (oltre 7,5 milioni solo nel 2015), e di una più moderna concezione di percorso museale, nel 2011 l‘Opérateur du Patrimoine et des Projets Immobiliers de la Culture ha indetto un concorso di progettazione a inviti che ha portato a compimento il piano di rigenerazione e razionalizzazione delle due ali che inquadrano la Cour Royal e che fungono da ingresso per il pubblico alla reggia, il Pavilion Gabriel e il Pavilion Dufour, varato nel 2001.

Perrault, in collaborazione con Frédéric Didier, Architecte en chef des monuments historiques e responsabile per l’opera di restauro, ha ridisegnato l’intera sequenza iniziale di accesso, raggruppando tutti i servizi per i visitatori individuali (per i gruppi l’ingresso resta nel Pavilion Gabriel) e preservando volumi, proporzioni e dimensioni originarie dell’edificio, progettato nel 1770 e realizzato fra il 1814 e 1817.

“Al di sotto di una simmetria apparentemente immobile, intrinseca dell’architettura classicista dove niente sembra cambiare, in realtà qui tutto cambia”. Un intervento “sottocutaneo”, quasi invisibile dall’esterno, realizzato in particolare nel piano interrato e nell’area sottotetto del padiglione, ha permesso di inserire in modo efficace e duraturo rinnovati spazi e moderne funzioni.
Al livello delle corti interne, la Cour Royal e la Cour de Princes, l’accesso al piano terra nella Galerie de Lustres anticipa immediatamente al visitatore l’atmosfera di magnificenza e grandezza della reggia con una rilettura contemporanea declinata in tre punti chiave, pavimenti, illuminazione e soffitti: dal ‘parquet’ in metalli scuri e dorati a terra ai chandelier scintillanti, agli ‘stendardi’ decorativi in rete metallica che con profonde curvature adornano i soffitti.
Il metallo è filo conduttore di tutto il progetto di interni, coordinato da Gaëlle Lauriot-Prévost, e associato al colore oro, simbolo di regalità. Di metallo dorato infatti è la struttura del prisma di vetro che identifica e dà luce al piano interrato e che costeggia la nuova scalinata ‘Perrault’ dalla quale si accede all’uscita e alla zona adibita ai servizi, quali bagni e guardaroba, oltre che allo store, ricavato nelle antiche cisterne con soffitto a volta. Completano il progetto il ristorante al secondo piano, Ore – Ducasse au château de Versailles con apertura prevista a settembre 2016, e un auditorium per 150 persone nell’ultimo piano mansardato.

 

Committente: Opérateur du patrimoine et des Projets Immobiliers de la Culture (OPPIC) – Etablissement Public du château, du musée et du domaine national de Versailles
Luogo: Château de Versailles, Francia
Frédéric Didier, Architecte en Chef des Monuments Historiques du Château de Versailles.
Progetto architettonico: Dominique Perrault Architecte
Direzione artistica, lampade e arredi: Gaëlle Lauriot-Prévost Design
Ingegneria: Khephren Ingénierie S.A.
Acustica e illuminazione: Jean-Paul Lamoureux
Superficie costruita: 3.000 m2

Programma
Ristrutturazione del Pavillon Dufour e creazione dell’ingresso principale per i visitatori individuali.
Piano terra: accoglienza visitatori, informazioni, controlli di sicurezza, inizio del percorso di visita.
Primo piano: ristorante caffetteria Ore-Alain Ducasse, design degli interni e degli arredi.
Piano attico: auditorium di 150 posti, con sala regia e interpreti, sala per seminari.
Piano interrato: boutique Réunion des Musées Nationaux, design degli interni e degli arredi, toilette, guardaroba e deposito bagagli, cucina del ristorante, scala di uscita al termine del percorso di visita.

Cronologia di progetto
2011: aggiudicazione del concorso
settembre 2013: inizio lavori
23 febbraio 2016: apertura dei nuovi spazi di ingresso e reception con relativi servizi
estate 2016: completamento del ristorante e dell’auditorium

Photo credits: André Morin