«La sfida progettuale che abbiamo sentito da subito importante è stata quella di capire come riuscire a gestire all'interno della casa tanta natura, tanto cielo con le sue diverse condizioni atmosferiche». Paolo Gelso parla con soddisfazione delle scelte fatte insieme a Nicoletta Binello, l’altra metà dello studio Duearchitetti, per la residenza di una coppia di committenti strutturata su due livelli.
L’intervento su un progetto architettonico preesistente, mantenuto nella sua concezione parziale per gli esterni e totalmente ripensato negli interni, è partito dall’osservazione dell’ambiente circostante, dalla collina che domina una vista che abbraccia il lago di Varese e la catena del Monte Rosa.
L’esigenza dei padroni di casa è stata quella di ottenere spazi di condivisione ma anche di privacy individuale, nel rispetto di ritmi e caratteri diversi; contemporaneamente di aprire l’edificio al privilegio del panorama potendo trovare protezione, anche visiva, nel momento in cui lo si desidera.
Ecco quindi ampie superfici vetrate a tutt’altezza che, con lievi movimenti sinuosi di aggetti e rientranze, giocano con la luce esterna creando geometrie di fasci luminosi su pavimenti e pareti, affiancate a quinte di legno e nuclei appartati interni funzionali.
Ci sono poi intuizioni felici messe abilmente in pratica da Duearchitetti come la prospettiva che centra uno dei camini, lo circonda e lo buca con la trasparenza del vetro incorniciando come in un quadro lo scenario al di fuori. Insomma, uno spazio fluido, continuo, senza interruzioni, dove i confini non sono netti e gli ambienti si trasformano seguendo i momenti ritmati della giornata.
Grandi pannelli scorrevoli, infatti, modulano stanze ideali, creano ‘ritagli’ di compagnia, luce e dinamicità.
«Non volevamo dover far chiudere una porta per potersi isolare – raccontano i progettisti – Un ulteriore punto di osservazione è stata la dinamica delle linee naturali di luce e ombra che si disegnano per terra nelle diverse ore del giorno – raccontano – Il pavimento di cemento del livello superiore enfatizza e pone in risalto il contrasto tra chiaro e scuro, i confini qui al pomeriggio appaiono netti e precisi. Il legno del piano inferiore, al contrario, assorbe e attenua le differenze, i toni sono più sfumati, l'atmosfera più riposante».
Materiali e finiture fanno naturalmente la loro parte, come il rovere spazzolato leggermente sbiancato per i pavimenti al livello -1, e il legno verniciato ad acqua per le pareti scorrevoli. O la resina cementizia per i pavimenti al piano terra e i serramenti in bronzo. Una minuzia dei dettagli visibile anche nelle armadiature su misura, nei camini artigianali su disegno, e nella piscina ricavata nella sezione del muro a sasso.
Crediti:
Proprietà: privati
Gestione: Paolo Gelso, Nicoletta Binello
Principali fornitori di interior: Xera, CEA, Flaminia, Davide Groppi, Capoferri
Team di progettisti: Duearchitetti
Foto: Simone Bossi