È phygital la dimensione dell’abitare iperconnesso & intelligente

Phygital House, una nuova definizione di casa come parte integrante di una dimensione in cui physic e digital, insieme, stanno trasformando gli ambienti in spazi attraversati da flussi di relazioni e informazioni, grazie anche a uno stato sempre più costante di connessione. Non solo gli ambienti, ma anche gli oggetti, dagli arredi agli elettrodomestici, divengono ponti tra mondo fisico e digitale, rendendo la gestione dell’abitare più “intelligente” e veloce.

Tre i microtrend in cui si declina Phygital House: nel primo, Instant Need Design, dispositivi, elettrodomestici ed elementi d’arredo sono realizzati per fornire una risposta istantanea ai bisogni delle persone. E gli esempi non mancano, da Lift-Bit, un sistema di sgabelli esagonali modulari, progettato da Carlo Ratti Associati in collaborazione con Vitra, che cambia configurazione al gesto di una mano (o con comando da remoto) per rispondere ai diversi bisogni, diventando all’istante sedia, poltrona, divano o letto; al forno intelligente June Intelligent Oven, che soddisfa le esigenze di immediatezza della contemporaneità cucinando al posto nostro e mostrandocelo in live streaming; fino a Beddi Intelligent Alarm Clock, sorta di maggiordomo digitale che, mentre siamo ancora a letto, ci organizza il risveglio con tutte le informazioni e le funzionalità di cui abbiamo bisogno.
Anche al centro del microtrend Smart Objects c’è una connettività intelligente, in grado di migliorare la qualità della vita domestica attraverso device avveniristici che creano un habitat ideale per vivere, riposare e lavorare, pensati anche nell’ottica delle odierne esigenze di sostenibilità.
Un esempio per tutti Lucy, della startup italiana Solenica, uno specchio eliostato montato in una sfera trasparente che si muove seguendo lo spostamento del sole e illumina, in modo ecologico, le parti in ombra della casa.
Infine Augmented Design, dove nuove funzionalità digitali aumentano le prestazioni di mobili e arredi, che imparano a dialogare e a connettersi con i device tecnologici in una sorta di superdesign. Come nel caso di FurniQi, versatile tavolino in bambù che, grazie a un’interfaccia wi-fi nascosta all’interno, può ricaricare smartphione, tablet e altri dispositivi semplicemente posandoglieli sopra.