La qualità Lualdi a favore della Comunità Europea

Lualdi è una delle tre aziende europee, nonché l’unica italiana, coinvolte nel progetto Eco-Silentwood promosso dalla Comunità Europea. Il consorzio di tre imprese, di cui fanno parte la tedesca Pado e la slovena Melu, avrà il compito di realizzare un prodotto innovativo per l’indoor, dalle alte prestazioni tecnologiche e soprattutto eco-friendly. 
Eco-Silentwood vuole rappresentare la prima porta in legno nel panorama europeo caratterizzata da alta resistenza al fuoco (EI30) e isolamento acustico (riduzione tra i 37-39 dB), con un costo competitivo (sotto i 650 euro). Prerogative essenziali saranno lo spessore massimo di 45mm e il peso, non oltre i 70kg, così come i materiali ecosostenibili che ne consentono l’accesso al settore green-building.
Ognuna delle tre aziende è impegnata nella realizzazione di un proprio prototipo – industrializzabile – che sarà valutato e selezionato dalla Comunità Europea, per poi vedere la luce a maggio 2017.

Il progetto rientra nel ben più ampio Horizon 2020 – SME Instrument, il più cospicuo programma di finanziamento europeo (circa 80 miliardi di euro per il periodo 2014-2020) a supporto della Ricerca e dell’Innovazione in differenti aree tematiche: Euratom, Excellence Science, Industrial Leadership, Societal Challenges (a cui fa riferimento Eco-Silventwood per la sottocategoria Climate action, Environment, Resource Efficiency and Row Materials), Science with and for Society e altre ancora.
Un programma che è applicazione a sua volta dell’iniziativa Innovation Union che mira ad aumentare la competitività globale dell’Europa.

«Si tratta di un progetto molto affascinante – spiega Pierluigi Lualdi, responsabile della divisione Contract, della clientela direzionale e incaricato per la ricerca e sviluppo per la società omonima –Innanzitutto perché è un’attività di ricerca e sperimentazione che, come tale, conosce il punto di partenza, ma non ne conosce gli sviluppi».
Vista la complessità del progetto, Lualdi ha cercato la collaborazione di altre eccellenze europee: Inspiralia di Madrid per le scelte dei materiali e la simulazioni di prodotto, Cetem di Murcia e Wic di Lubiana per gli aspetti più inerenti le certificazioni del prodotto e l’analisi del ciclo di vita. «Stiamo affrontando questa sfida in un clima molto collaborativo con le altre aziende – continua Pierluigi Lualdi – Le diversità strutturali delle tre aziende e le dimensioni simili ci facilitano un rapporto da colleghi anziché da competitors».