Color Marketing Group verso l’International Summit

Una tre-giorni ad Albuquerque per presentare le World Color Forecast per il 2018. Questa la prossima tappa di Color Marketing Group, che ha scelto il New Mexico per l’International Summit di quest’anno, ovvero la conferenza internazionale che riunisce i suoi membri disseminati tra le International Regions di Europa, America Latina, Nord America e Asia Pacifica.
Dal 10 al 13 Novembre si torna a parlare di colorazioni, trend e design (nella sua accezione più vasta e creativa) in compagnia dei maggiori protagonisti del settore a livello mondiale richiamati da CMG, l’associazione internazionale no-profit che «fornisce uno scambio di informazioni sul tema del colore e del design tra professionisti», come spiega la presidente Susan Hayes Hoover

L’International Summit è il punto conclusivo di un lungo e approfondito percorso di ricerca e studio tra i più vari campi dell’innovazione e lifestyle, movimenti sociali e nuove attitudini globali che inizia a gennaio con i cosiddetti “homeworks” condotti dai singoli membri, successivamente presentati, discussi e confrontati in occasione delle numerose Conferenze e ChromaZone che scandiscono l’anno (8/10 negli USA, una nell’America Latina, due in Europa, due in Asia Pacifica).
Risultante di ogni incontro, è una palette di colori rappresentativa e identificativa delle maggiori tendenze emerse durante ogni Forecasting Conference: i 16 colori individuati da ogni International Region danno vita alla Global Forecast di 64 colori complessivi che compongono la World Color Forecast +2018, presentata ufficialmente all’International Summit di novembre.

Il procedimento che ne permette la creazione è un viaggio nella creatività, nell’internazionalità e nella più ampia professionalità legata al settore. Lo abbiamo appurato di prima mano, prendendo parte all’European Conference tenutasi a Edimburgo, a maggio.
Sono quelle tendenze ancora agli albori, quei movimenti underground non ancora chiaramente affiorati, quei substrati di cultura che andranno a definire un nuovo stile a essere oggetto di attenzione e discussione durante il workshop, individuati dai singoli partecipanti attraverso ricerche condotte nella propria quotidianità, nell’ambito lavorativo o durante esperienze di viaggio. A ogni tematica è corrisposta quindi una tonalità di colore.
Si escluda a priori l’asetticità e la rigorosità del settore della ricerca scientifica: qui è primaria l’acuta sensibilità e la sottile abilità di percezione delle singole professionalità in campo (la cui pluriennale esperienza e competenza garantisce la massima attendibilità e affidabilità in termini di risultati).
Valore altrettanto rilevante, è la cooperazione e la democraticità delle scelte in fatto di trend e colorazioni: è un lavoro di squadra (prima si lavora in gruppi, poi i risultati sono nuovamente messi a confronto tra tutti i presenti al workshop) che porta alle conclusioni: la color forecast e le rispettive “storie sul colore” o influenze da cui le 16 tonalità scaturiscono.Look
Around, Creative Courage, Re-Shaping, Still Life sono i macro-temi emerse dai quattro gruppi di Edimburgo, a cui sono stati abbinati, tra gli altri, nuance come il dorato Oxi Gold, il blu intenso di Portal Blue, il rosa delicato di Feel, o l’azzurro sfumato di Vapor (eletto peraltro Key color per l’Europa).

«Alla base di CMG c’è cooperazione – spiega John West, precedente presidente dell’associazione – Siamo nel business non per far soldi, ma per supportare i nostri membri nei vari campi in cui operano». E le aree sono davvero molte: design, moda, automotive, pigmenti, marketing, educazione e molto altro. Sono loro le menti creative che stanno alle base dei Color Forecast. Questa è la Famiglia di CMG.
Sì, possiamo legittimamente parlare di Famiglia; perché tra i membri si instaura un rapporto naturale di sintonia e comunione di intenti; perché i Workshop sono anche occasione per ampliare orizzonti sociali e culturali; perché ogni evento diventa un arricchimento personale e professionale per chi vi prende parte.
I prossimi passi? «Vogliamo creare una maggiore presenza sui social media, aumentare la brand strategy  – conclude Susan Hayes Hoover – Intendiamo comunicare al meglio la nostra identità, collaborativa e dinamica, che contraddistingue la nostra famiglia».