Ikeda, un moderno castello fra colture e culture

Sull’alzaia Trieste, sulle sponde del Naviglio Grande nel tratto verso Trezzano, i due complessi architettonici del centro culturale, estesi e articolati in diversi volumi, sembrano osservarsi a distanza adagiati nella campagna lombarda alle due estremità di una vasta area a prato. Ognuno orgoglioso della propria identità: la cascina Guardia di Sopra, antico complesso monumentale agricolo rigenerato a nuova vita, e il nuovo tempio-auditorium Buddhista dalle fattezze contemporanee.

La storia è risaputa. Le due cascine ‘gemelle’ della Guardia, appartenute ai Visconti, si fronteggiano da secoli sulle sponde destra e sinistra del Naviglio. L’una più fortunata dell’altra, poiché se la cascina di Sotto è ancora in gravi condizioni di degrado, quella di Sopra è stata recentemente acquisita e rifunzionalizzata dall’Associazione Buddhista Soka Gakkai che ha commissionato il progetto di rigenerazione e di nuova costruzione a Peia Associati, affiancati nella fase di restauro da Giancarlo Leone ed Enrico Colosimo. Aperto al pubblico a ottobre 2014, il centro culturale, nelle sue parti antiche e recenti, è stato concepito come un grande spazio pubblico, a disposizione anche del comune di Corsico, “incubatore di valori culturali, sociali e ambientali, un luogo di incontro e scambio culturale collegato fisicamente al tema delle vie d’acqua”.

Il rapporto con l’acqua si evidenzia tuttavia diverso nelle due componenti del progetto, messe volutamente a contrasto. La parte antica conserva i tradizionali lunghi corpi a porticato cieco paralleli e chiusi sulla via d’acqua, per proteggere la villa padronale, le scuderie, i magazzini e le corti interne ora recuperate con un restauro filologico; il nuovo complesso invece si circonda di uno specchio d’acqua, a reinterpretare il modello antico del castello, Kaikan in giapponese e non a caso nome del tempio. Il ‘castello’ è formato da un corpo principale, che accoglie la grande sala auditorium per 1.000 persone, e da alcuni volumi più bassi che ospitano invece il foyer e le funzioni di ingresso e di servizio. Se il foyer è basso e trasparente, per privilegiare un rapporto diretto con la luce e il paesaggio, la grande sala, rivestita da una pelle metallica dorata e traforata, è invece chiusa e ben isolata rispetto all’esterno, con la sola eccezione della grande vetrata che la mette in relazione visiva con il complesso monumentale.

Il centro culturale Ikeda è presente all’interno della collezione Contract&Hospitality – Spring/Summer Book 2016 de IFDM disponibile anche nella versione digitale.

Credits:
Owners: Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai
Contractors: G.D.M. Costruzioni S.p.a. – Vittadello Intercantieri S.p.a
Design: Peia associati S.r.l.
Design Team: Lady Tina Green e Pietro Mingarelli
Architectural planning and Artistic direction: Arch. Giampiero Peia
Structural planning: Ai Engineering s.r.l. Ing. Gabriele Chiellino
System planning: Ai Engineering s.r.l. Ing. Stefano Cremo, Enrico Fabris
Project manager: Ai Engineering s.r.l. – Ing. Adriano Venturini
Duration of work: luglio 2011 – luglio 2014
Authorized cost of work: € 10m
Actual cost of works€8m
Photo credits: ©Beppe Raso