Una grande Tate Modern

La Tate Modern si rinnova: all’edificio storico della Bankside Power Station – sede del museo di arte moderna e contemporanea dalla sua fondazione, nel 2000 – si affianca la nuova Switch House: dieci i livelli in cui si suddividono gli oltre 22mila metri quadrati dell'innovativa torre, che raggiunge senza difficoltà i 65 metri di altezza. Per l’occasione i progettisti di Herzog & de Meuron hanno collaborato con il designer Jasper Morrison e il landscape architect Günther Vogt, ridando vita al team originario che ha firmato l’istituzione londinese.

Recentemente inaugurata, la Switch House crea un collegamento con il corpo esistente attraverso una passerella esterna; collegamento che si declina in versione virtuale nel rivestimento in mattoni rossi, che ricorda le facciate della Bankside Power Station. L’intera logica espositiva subisce una ridefinizione: punto focale della Tate diventa la Turbine Hall che ospita al centro l’ultima acquisizione artistica del museo, un’imponente scultura-albero ideata da Ai Wei Wei. Attorno allo spazio ruotano i sei piani della Boiler House e la nuova area, dove trovano casa i capolavori di oltre 300 artisti di spessore del panorama internazionale del calibro di Mark Rothko, Agnes Martin e Henri Matisse. L’arte, dunque, non è semplicemente qualcosa da comprendere, ma diventa mezzo per indagare la realtà e «piattaforma per incontri umani» come afferma il direttore della galleria Chris Dercon.

L’inaugurazione – che ha coinvolto 3mila alunni di diverse scuole inglesi – ha dato il via a tre settimane di live art, la maggior parte ospitate da The Tank – primo spazio museale dedicato alla disciplina. In occasione del lancio è stato presentato anche il nuovo store, ubicato alla base dell’ampliamento e pensato da UXUS come un punto d’incontro tra cultura e commercio. Colori neutri e una variegata palette di materiali, accostati secondo un principio di eleganza, contraddistinguono le tre aree secondo cui è organizzato il retail. Accanto alle novità della Tate Modern, sostenibilità e tecnologia, valori aggiunti dell’estensione da poco ultimata, concetto e strumento che la rendono esclusiva.

Numerose le istituzioni, gli artisti e le fondazioni private – come il Southwark Council, la Blavatnik Family Foundation e l'Artist Rooms Foundation – che hanno sostenuto il progetto di ampliamento, contribuendo così alla crescita esponenziale di uno tra i musei più celebri e frequentati a livello mondiale.