Oltre gli spazi territoriali

The space in between, la prima restrospettiva dedicata a Oki Sato, dove la collezione Softer than Stell – disegnata da Studio Nendo per Desalto – è protagonista all’interno del Design Museum di Holon. Una mixture unica di influenze disparate, provenienti da Paesi estremamente diversi: lo stile poetico del Giappone si concretizza ad esempio nei prodotti realizzati dall’italianissima Desalto, per un risultato eclettico, che trova spazio in Terra d’Israele.

Consacrata a sede del design moderno e contemporaneo in Israele, Holon accoglie con entusiasmo la mostra, impegnata a indagare “lo spazio nel mezzo”, non disegnato: «Quello dove Sato non potrebbe intervenire, ma sul quale in realtà riesce vigorosamente ad agire, calcolando attentamente l’area operativa da lasciare a luce e aria». Queste le parole di Maria Cristina Didero, curatrice dell’esibizione che ha organizzato gli oltre 70 lavori disponibili del designer nipponico in sei categorie tematiche. Tra i processi, Tra le texture, Tra i confini; e ancora, Between the objects, Between relationships e infine Tra i sensi.

Il tema funge da espediente per raccontare la storia di una carriera, dagli albori sino a oggi; una carriera eccezionale, contrassegnata da progetti originali e collaborazioni strategiche, proprio come quella stretta con Desalto. L’eclettismo originale della linea Softer than Steel – al centro della mostra partner di Habitat – si declina in una seduta, un appendiabiti e tre panche, in aggiunta a diversi tavolini e mensole. Il metallo diventa improvvisamente malleabile nelle mani di Oki Sato, che lo modella seguendo profili sinuosi e flessibili. Sistemi produttivi all’avanguardia, design pulito e sperimentazione descrivono il modo di operare del brand, che vede in Studio nendo (fondato da Sato) un perfetto partner, in grado di dare un carattere forte alle proprie creazioni.