Il design semplice e misurato definisce la personalità di add-On più come elemento di arredo duttile che come componente d’impianto finalizzato a riscaldare un ambiente. Nella sua espressione estetica d’insieme sembra un oggetto-scultura dall’apparenza ludica, quasi un puzzle. In realtà, add-On è sintesi di design e tecnologia, frutto di un chiaro concept progettuale firmato dal designer di origine indiana Satyendra Pakhalé per Tubes.
“Ho ideato un sistema basato su un modulo sviluppato in due direzioni grazie a quattro lati sagomati che permettono di aggiungere altri moduli ("add-On") e creare così un radiatore infinito" spiega il designer.
La concezione modulare consente infatti la massima flessibilità di adattamento, espressa in forma definita, quadrata o rettangolare, o in forma libera. Molteplici sono pertanto le possibilità compositive che danno luogo a soluzioni creative eterogenee, in funzione sia del fabbisogno termico sia del progetto di arredo.
add-On può caratterizzare una parete, ma può essere anche parte di un elemento divisorio. Destinazione resa possibile grazie ad uno speciale supporto intra-muro che fa del radiatore una vera e propria parete scaldante integrata nella struttura d’interni.
Cuore del sistema è il modulo da 12×24 cm, la cui messa a punto ha richiesto alcuni anni di sperimentazione che hanno dato luogo a modifiche sostanziali rispetto al prototipo originario realizzato in ceramica. Alla fine, il progetto ha trovato nell’alluminio il materiale ideale per garantire uno scambio termico rapido, la migliore precisione di accoppiamento dei moduli e la leggerezza della struttura.
L’elevato grado di innovazione nel design e nella tecnologia di add-On, già riconosciuto dal Red Dot Design Award 2008, è confermato dai curatori del Centre Pompidou di Parigi, che lo hanno inserito nella collezione permanente del museo.