DATA SHEET

Owner & Developer: Crosstree
Main Contractor: McLaren
Hotel operator: Standard Hotels
Architecture: ORMS
Interiors Architect: Archer Humphryes
Interior design: Shawn Hausman
Lighting design: Isometrix & LightIQ
Landscape design: Shawn Hausman
Furnishings: AT Cronin, Distinction Hospitality, Nova Interiors
Lighting: Custom lighting in collaboration with Kalmar; Variety of vintage lighting all restored by Dernier & Hamlyn; LightIQ
Bathrooms: Vola, Zucchetti
Carpets: Alarwool, Ice International, Shawn Hausman in collaboration with GTF
Curtains, Fabrics & Finishings: Concept Contract
Photo credits: Tim Charles, David Cleveland

L’ex Camden Town Hall, architettura brutalista del 1974 affacciata su King’s Cross, è stato convertito in The Standard, la prima proprietà del gruppo Standard International fuori dagli Stati Uniti. Un luxury hotel con 266 stanze ridisegnato in collaborazione con Shawn Hausman, Archer Humphryes per gli interni e Orms per gli esterni. “Gli esterni in calcestruzzo sono quelli originali degli anni Settanta”, spiegano gli architetti e David Archer di Archer Humphryes studio.

The Standard, London

“Ex sede del Camden Council, l’edificio ospitava uffici, principalmente, e alcuni spazi pubblici. La facciata è composta da una serie di pannelli prefabbricati integrati nella struttura per sostenere le solette e ridurre la quantità di colonne interne. Ciò ha reso più complicato adattare e trasformare l’intera struttura e le facciate, di cui abbiamo però voluto mantenere la qualità scultorea, sostituendo le single vetrate con nuove finestrature ad alte prestazioni. Abbiamo anche riprogettato e riaperto il giardino pubblico posto a sud, creando un nuovo percorso pedonale e spazi esterni per bar e ristoranti che possono essere frequentati dalla comunità locale”. La parte terminale in cemento è stata rimossa dal tetto e sostituita con una addizione di 3 piani realizzata in acciaio e vetro. The Standard è un omaggio alla storia di Camden, dagli eventi politici ai gruppi punk rock, e una chiara connessione con il quartiere è stata creata mettendo il risalto l’opera realizzata da Banksy sulla facciata.

Gli interni si contraddistinguono per i colori accesi: “La palette cromatica è stata curata da Shawn Hausman, che ha selezionato colori brillanti e diversificati, ispirati agli anni Settanta ma anche ad alcune icone del design britannico. L’ascensore rosso esterno è dello stesso colore degli autobus che viaggiano su Euston Road mentre all’interno molti sono i rimandi alla Underground londinese”.

The Standard, London
8th Floor Suite Terrace, The Standard, London
8th Floor Suite Terrace, The Standard, London
King's Superior room, The Standard, London
Queen of Queens room, The Standard, London
Cosy Core room, The Standard, London
Cosy Core room, The Standard, London
8th Floor Suite Terrace, The Standard, London
8th Floor Suite Terrace, The Standard, London
King's Superior room, The Standard, London
Queen of Queens room, The Standard, London
Cosy Core room, The Standard, London
Cosy Core room, The Standard, London
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Sono 42 gli stili diversi che caratterizzano le 266 stanze. “Molte camere sono state diversificate nel layout e nelle dimensioni per rispettare la natura dell’edificio esistente. La pianta di forma allungata ha offerto l’opportunità di creare stanze di maggiore grandezza e profondità da nord a sud, con ambienti ad angolo e viste panoramiche ma anche ambienti privi di aperture dall’estetica rilassante e confortevole. Ci sono però anche suite e stanze di minori dimensioni per venire incontro alle esigenze di una clientela diversificata. Le stanze nella nuova addizione, in cima all’edificio, presentano cromatismi più neutri con rivestimenti in legno di quercia che dall’interno si estendono sulle terrazze; le stanze nell’edificio esistente hanno un’estetica che si allinea con quella del periodo brutalista”.

Al piano terra, la ‘library lounge’ occupa gli spazi dell’ex biblitoteca pubblica: “La nuova si differenzia dall’originale sebbene occupi la stessa posizione al centro del piano terra. L’atmosfera è intima e rilassata, e un bibliotecario si occupa della selezione di volume disponibili. Il pavimento dell’intero spazio è rivestito in mattoni, le pareti sono decorate da pannellature in blu acceso e rosso e da un arazzo”. La library lounge ospita anche il Sounds Studio: “Si possono ascoltare pod cast e interviste oppure può essere utilizzato per performance musicali”.

Library Lounge, The Standard, London
Isla restaurant, The Standard, London
Double Standard restaurant, The Standard, London
Decimo restaurant, The Standard, London
Isla restaurant, The Standard, London
Isla restaurant, The Standard, London
Decimo restaurant, The Standard, London
Decimo restaurant, The Standard, London
Double Standard restaurant, The Standard, London
Double Standard restaurant, The Standard, London
Isla restaurant, The Standard, London
Isla restaurant, The Standard, London
Decimo restaurant, The Standard, London
Decimo restaurant, The Standard, London
Double Standard restaurant, The Standard, London
Double Standard restaurant, The Standard, London
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L’hotel ha 3 ristoranti, il Double Standard, lo Isla e, al decimo piano, Decimo, il ristorante di Peter Sanchez Iglesias con vista a 360 gradi su Londra. “Il Double Standard è un moderno pub britannico, uno spazio informale aperto sul Tonbridge Walk pedonalizzato; Isla è un ristorante più intimo con una terrazza rialzata affacciata sul nuovo giardino. All’ultimo piano, nella nuova addizione architettonica, una vetrata ricurva di 4,5 metri consente una vista panoramica su St Pancras”.