Wall&decò: se il bagno diventa una cattedrale

Il brand presenta la nuova collezione Wet System 2020, carte da parati per ambienti umidi che riproducono le vetrate di una cattedrale, fiori astratti e lidi vintage

Addio bagni anonimi: con Wall&decò è possibile personalizzare gli ambienti, anche quelli umidi, con carte da parati di design e artistiche della Wet System collection, rivestimenti brevettati su misura, esteticamente ricercati ma resistenti e facilmente lavabili con i tradizionali detergenti.

Domestic Cathedral by Ctrlzak

Tra i soggetti della collezione 2020, Domestic Cathedral ideato dallo studio CTRLZAK, una carta da parati che trasforma l’interno doccia in una vetrata artistica di una cattedrale medievale: “Passiamo alcuni dei nostri momenti più privati in bagno. Abbiamo vere e proprie rivelazioni durante le nostre docce. A volte vediamo anche la luce, con tutto ciò che la luce può significare per ognuno di noi. I nostri bagni sono i nostri luoghi sacri, i nostri luoghi di riflessione e di beatitudine…Benvenuti nella Cattedrale Domestica, dove ogni giorno accadono miracoli!”, dichiarano CTRLZAK.

Oppure il soggetto Lido di DEBONADEMEO, come una fotografia in bianco e nero che ritrae una località balnerare degli anni Cinquanta, così descritto dagli autori: “Ombra e luce, bianco e nero si alternano in una scenografia domestica che smaterializza le pareti attraverso l’effetto tridimensionale di una tenda a nastri mossa dal vento o dal soffio dei ricordi. Sulla superficie si proiettano immagini di estati lontane che trasformano ricordi intimi e privati in una bellezza universale e condivisibile. Generando effetti sinestetici, la visione presente si fonde ai fotogrammi di un passato che rivive ed evoca i suoni di un vecchio proiettore, voci soffuse, onde di mare in un’atmosfera intima e rilassata che invade gli ambienti”.

Lido by Debonademeo Reginae by Antonella GuIdi

Infine Reginae di Antonella Guidi, una composizione floreale astratta e geometrica: “L’incontro con questo fiore dal portamento elegante in un giardino con affaccio su un viale di platani, in Sardegna. Lui mi ha chiamata in quel modo che solo certi fiori usano fare. L’ho guardato a lungo e avrei voluto ritrarlo in tutta la sua magnificenza, ma in quell’attimo una folata di vento l’ha nascosto alla vista dietro una grata e da lì, con quel suo modo gentile mi ha sussurrato: “Puoi ritrarmi, ma solo con vera semplicità”.