DATA SHEET

Owner & Developer: MCR and Morse Development
Architecture: Beyer Blinder Belle Architects & Planners, Lubrano Ciavarra Architects, INC Architecture & Design
Interior design: Stonehill Taylor
Furnishings: Herman Miller, Knoll
Photo credits: TWA Hotel/David Mitchell, TWA Hotel, Christopher Payne/Esto

Era stato, da tempo, dichiarato monumento storico dallo Stato di New York, quando fu deciso, nel 2001, di chiudere il terminal della compagnia aerea Trans World Airlines perché inadatto a ospitare il crescente volume di passeggeri e le dimensioni degli aerei moderni. Dopo diciotto anni, il TWA Flight Center dell’aeroporto JFK, avveniristico edificio realizzato negli anni ’60 da Eero Saarinen, riprende vita convertito in struttura ricettiva all’interno dello scalo newyorkese.

TWA Hotel, New York
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Fin da subito, tutte le parti coinvolte nel progetto, a partire dai developer MCR and MORSE, hanno condiviso la ferma volontà di mantenere intatte integrità e eredità dell’architetto finlandese. Nessuno escluso. Beyer Blinder Belle Architects & Planners, responsabile del delicato restauro della struttura originaria; Lubrano Ciavarra Architects, autori di due nuovi corpi aggiunti ai fianchi dell’edificio di Saarinen che ospitano le stanze dell’hotel, di cui i designer di Stonehill Taylor hanno curato gli interni; INC Architecture & Design, progettista dell’edificio che ospita il centro eventi. Ognuno di loro ha inteso dare un contributo fattivo nel pieno rispetto della visione futurista di colui che è stato non solo designer all’avanguardia, ma anche amato architetto negli Stati Uniti.

Il nucleo del TWA Hotel è costituito proprio dall’iconico TWA Flight Centre che funge da lobby, in cui sono ubicati 6 ristoranti, 8 bar e negozi: un guscio in cui gli spazi sono stati plasmati e modellati da Saarinen per creare un unico elemento curvilineo e dinamico. La forma in cemento a vista e vetro, che imita un uccello in volo a testimonianza di un’era spalancata sul benessere e su un intenso traffico aereo, ha ispirato le due nuove ‘ali’ affiancate e leggermente arretrate che accolgono invece le 512 stanze con vista sulle piste, opportunamente insonorizzate, e un osservatorio panoramico di 10.000 metri quadrati con piscina sul tetto.

TWA Hotel, New York

Preservare l’atmosfera immaginata da Saarinen, mantenendo molti dettagli dell’epoca, è stato talmente importante da rappresentare un vero tuffo nel passato una volta entrati. Nella spettacolare lounge, a catturare subito lo sguardo è l’area occupata dai sedili in velluto rosso esaltati dalla luce che irrompe dalle vetrate. Qui tutto è volutamente vintage: dagli arredi alle divise del personale, fino al merchandising, compreso il tabellone a palette dell’italiana Solari che, nella versione originale, era racchiuso da un guscio ovale disegnato da Saarinen, completamente ricoperto da tessere bianche realizzate dai celebri mosaicisti della scuola di Spilimbergo, in provincia di Pordenone. L’azienda di Udine è riuscita a risalire a tutti i progetti degli anni ’60 per garantire che i due display per le hall dell’hotel fossero identici.

TWA Hotel, New York
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Lo scrupoloso progetto di recupero ha previsto, oltre al restauro degli elementi di Eero Saarinen – già all’epoca desideroso di sperimentare la progettazione integrata di tutto il complesso – anche degli interni progettati da Charles Eames, Raymond Loewy e Warren Platner, in aggiunta al recupero delle piastrelle dei pavimenti e dei 486 pannelli delle finestre, ora sostituiti con copie degli originali.

Naturalmente, anche gli interni delle stanze sono stati pensati per essere un punto di riferimento storico attraverso l’autenticità di ogni dettaglio: l’illuminazione in ottone, gli arredi disegnati da Saarinen e realizzati da Knoll (Womb Chair, Tulip side table, Executive Chair) insieme a quelli in noce, i telefoni a disco, la combinazione della palette cromatica originale nei corridoi bianchi con moquette rossa a evocare il colore del logo della compagnia aerea.

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Il progetto comprende anche, e doverosamente, un museo che ripercorre la storia della compagnia aerea TWA, con l’intera collezione delle divise delle hostess, gadget e oggettistica di bordo. “Il TWA Flight Center è una cattedrale dell’aviazione che ha sempre guardato al futuro – racconta Tyler Morse, Amministratore delegato e Managing Partner di MCR e MORSE Development. Un punto di riferimento che abbiamo voluto restaurare e reinventare con la massima cura. Nessun dettaglio è andato trascurato. A partire da oggi, il mondo potrà continuare a godere di questo meraviglia della metà del secolo per molti anni a venire”. L’hotel risulta così essere un fulcro, all’interno del JFK, ugualmente raggiungibile da tutti i terminal, sia utilizzando l’AirTrain sia attraverso l’originale passenger tubes progettato da Saarinen che lo collega direttamente con il Terminal 5.