Snaidero riapre con il tricolore

L'azienda friulana celebra la ripartenza illuminando la sede di Majano con i colori della bandiera italiana

La futuristica sede di Snaidero a Majano, in provincia di Udine, progettata dall’architetto Angelo Mangiarotti negli anni Settanta, si illumina con il tricolore. È accaduto la sera di domenica 3 maggio, un momento in cui l’azienda specializzata in cucine ha segnato con entusiasmo la riapertura dell’attività produttiva, lanciando così un messaggio di solidarietà e speranza al territorio e a tutti i collaboratori.

“La scelta di questo gesto simbolico viene dalla nostra volontà di rivolgere un pensiero e un ringraziamento non solo a tutto il personale sanitario e alle forze dell’ordine impegnati in prima linea nella lotta al Coronavirus, ma anche a tutti i nostri dipendenti e clienti che stanno vivendo una dura prova”, afferma l’ad Massimo Manelli. “Con il tricolore proiettato sulla facciata dello stabilimento produttivo vogliamo sottolineare il senso di appartenenza al nostro Paese ed esprimere la vicinanza a tutti coloro che stanno attraversando un momento di profonda difficoltà. Vogliamo altresì ringraziare tutti i dipendenti dello stabilimento produttivo che fin da subito hanno continuato a credere nell’azienda e a garantire che la produzione e le commesse estere potessero proseguire”.

Un atto per ringraziare i dipendenti, i collaboratori e chi ha contribuito a questa iniziativa, come Ranieri Furlan Fotografo, Romano Urbani di Creavidea e Gerry Paredes della GP Eventi: “Snaidero è fatta di tante persone, ognuna con la propria storia condivisa con il gruppo. Le persone hanno fatto e continueranno a fare la differenza”, afferma il direttore commerciale Roberto Lizzi. “Grazie al loro lavoro, hanno permesso al marchio Snaidero di diventare una realtà riconosciuta e consolidata nel mondo. In questo particolare momento, siamo chiamati, ancora una volta, ad affrontare una situazione complessa e senza precedenti che non ci dà certezze e visibilità sul futuro. Ma noi non abbiamo paura, siamo pronti a fare quello che serve, perché il dna delle persone che lavorano da noi è speciale e tutti lo dimostrano ogni giorno con la loro passione, l’impegno e la dedizione”.