Tecnologia al servizio dell’illuminazione

Lampade da parete o sospensione, da tavolo o da terra, illuminazione architetturale e outdoor: IFDM vi porta alla scoperta delle ultime novità dell’universo lighting

La tecnologia diviene sempre più centrale e di fondamentale importanza nel mondo del design. Sicuramente uno dei settori più interessati è l’illuminazione che non può assolutamente prescindere da ricerca e innovazione. Sarebbe stata sicura protagonista di Light+Building, una delle manifestazioni più importanti dedicate al mondo del lighting, spostata a causa dell’emergenza Coronavirus che sta colpendo tutto il mondo: la fiera si svolgerà dal 27 settembre al 2 ottobre. Non mancano però le novità o le riedizioni che arricchiscono le collezioni 2020: IFDM vi porta così alla scoperta di alcuni dei prodotti lanciati attualmente sulla scena. Che si tratti di lampade da parete o sospensione, lampade da tavolo o da terra, illuminazione architetturale o outdoor, ce n’è per tutti!

Assoluto valore decorativo per le lampade da parete o sospensione, che facilmente diventano protagoniste dello spazio in cui risiedono. Un esempio? La famiglia Cupole disegnato da Marco Zito per Masiero. Il designer si è lasciato ispirare nella forma da Venezia e sopratutto dalla sua maestosa Basilica di San Marco. Un grande diffusore metallico a calotta irradia la fonte luminosa, schermata internamente da una contro-cupola, anch’essa in metallo verniciato in otto colori di tendenza.
Anche Euroluce rimanda, forse involontariamente, alla città veneziana attraverso Bridge, il lampadario realizzato in vetro Veneto da Studio in Project. Lo studio interno di Twenty Brand Design ha pensato a un gioco di luci e riflessi che trasforma l’arco inferiore del ponte, in un corso d’acqua.
Innovazione tecnologica e ricerca sui materiali si fondono armonicamente nella sospensione Illan, realizzata da Zsuzsanna Horvath per Luceplan. La lampada incanta per la sua leggerezza e il legno della struttura trasmette un immediato senso di benessere, sposandosi perfettamente con la sorgente led e creando così una luce soffusa e rilassante.

All’interno di questo panorama Axolight e Sara Moroni caratterizzano Liaison con linee differenti, meno scenografiche. Non è similare neppure la tecnologia: la sorgente luminosa a LED dimmerabile offre il vantaggio di un consistente risparmio di consumi, consentendo inoltre di installare il prodotto in qualsiasi spazio e a qualsiasi altezza.
Makris e Gianpietro Tonetti mettono la firma sulla famiglia Flat disponibile in tre varianti. In foto Flat S con struttura in PMMA lucido e schermo satinato, trae ispirazione da un design che richiama una pietra levigata. È perfino possibile gestire la lampada a sospensione tramite App.
Slamp festeggia i primi 10 anni di Veli di Adriano Rachele composto da 268 incastri effettuati completamente a mano che ricordano le arnie delle api. Veli Foliage è realizzata con un impatto ambientale di quattro volte inferiore a quello di altri materiali.

Le lampade da tavolo e da terra rappresentano invece “quel tocco in più” offerto al panorama d’arredo. A volte delicate nel contesto, altre più impattanti, donano eleganza e completezza a ogni ambiente. Questo induce anche aziende non specializzate nell’illuminazione ad arricchire i loro cataloghi con proposte lighting: è il caso di Fritz Hansen e Riflessi. Il brand danese lancia un’edizione speciale dell’iconica Kaiser di Christian Dell arricchita da lussuosi dettagli in ottone che la rendono ancora più sofisticata, mentre l’azienda Made in Abruzzo propone Bubble con una leggera finitura oro rosa in omaggio al gentil sesso.
Differente storia per Martinelli Luce, icona del settore che ha saputo indirizzarsi al futuro: Pipistrello (design di Gae Aulenti) si presenta quindi nella versione 4.0, permettendo di modulare la sua luce tramite device che utilizzano sistemi operativi Apple e Android.
Come Pipistrello 4.0, anche Madre by Andrea Anastasio per Foscarini, rappresenta un’immagine fortemente iconica, in questo caso ispirata dalle forme generose e accoglienti delle dee madri, le divinità che proteggevano la fertilità della terra.

Semplicità di struttura e pulizia delle linee, invece, sono il fil rouge che lega Untiled di Nemo e Altura di Penta. La lampada da terra ideata da Bernhard Osann è in alluminio estruso verniciato nero opaco con snodi per un posizionamento flessibile e dinamico della luce; mentre il corpo luminoso da tavolo di Penta è ispirato ai sistemi di fissaggio della pesca e formato da una struttura composta da due linee sottili di metallo e un diffusore conico.
Molto particolare la nuova creazione 2020 di Marc Sadler per OLev. Drum è una lampada da tavolo senza fili, a batteria ricaricabile, progettata per illuminare il piano senza abbagliare. Ricorda uno sgabello ed è contraddistinta da tre gambe tornite in legno di pero naturale che sostengono la calotta in metallo lucido disponibile in tre varianti colore (nero, rosso, bianco).
Non solo illuminazione. Buzzi&Space dà un ulteriore significato alla lampada da terra JetStanding, grazie a proprietà fonoassorbenti che permettono alle onde sonore di rimbalzare all’interno del suo corpo circolare, riducendo il rumore circostante.

L’illuminazione architetturale deve creare un legame tra l’edificio e l’ambiente. Il progetto può essere semplice, ma efficace e moderno allo stesso tempo. Per esempio, la rivisitazione di un oggetto comune come la torcia, pensata da Viabizzuno: realizzata in alluminio ossidato, Torcia N55 può essere utilizzata tramite binari o spostata a mano. Si basa sulla semplicità anche Buzzi&Buzzi: Funnel (utilizzato nel progetto illuminotecnico “Villa Privata, Austria) è contraddistinta da un design pulito che dà forma a un imbuto di luce diretta, perfetta per valorizzare gli ambienti.
La collezione Sticks, disegnata da Arik Levy per Vibia, ribadisce la natura della luce come soggetto architettonico, ma le conferisce anche un insolito dinamismo attraverso una linea luminosa che poggia sul perimetro dello spazio.
Superrail di iGuzzini, invece, possiede una struttura tecnologica che accoglie infinite soluzioni e innovative applicazioni. Può ospitare sia nella parte superiore che in quella inferiore apparecchi per luce diretta e indiretta, oltre che schermi LED per luce continua generale diretta e indiretta.

Design d’interni e outdoor sono universi che si influenzano sempre più fino a toccarsi. L’illuminazione non fa eccezione: Amanita di Oluce, disegnata da Mariana Pellegrino Soto, nasce come una lampada da lettura e si trasforma in un elegante segna-percorso per esterni. Il tratto caratteristico? La finitura indian brown.
Stessa funzione anche per il bollard della famiglia Morphis di LND, un paletto a terra dall’estetica sinuosa, disponibile in sei finiture a polvere, destinato a vialetti residenziali, ingressi e vie d’accesso.
Il legame tra illuminazione e natura non può che essere strettissimo. L’una serve a esaltare l’altra. Karman con Nilo by Matteo Ugolini allude a questo desiderio di riconnettersi con le nostre radici: un sottile e flessibile tondino di alluminio con sopra un diffusore in resina bianca opaca permettono a Nilo di diventare parte dell’ambiente esterno.
In funzione di ciò Kundalini ripensa Kushi nella versione Wood Edition, in cui lo stelo è realizzato con il legno di abete rosso proveniente dalla Foresta dei Violini.
Ma non è finita qui. di Artemide è un elemento essenziale che spento incornicia la natura e suggerisce prospettive inserendosi nell’ambiente con discrezione senza alterarne gli equilibri. Senza dimenticare la tecnologie che si traduce nell’utilizzo di ‎
Artemide App per garantirne una funzionalità mirata ed evitare sprechi.
A definire invece In Vitro di Flos, ci pensa lo stesso designer Philippe Starck: “Da sempre, il bulbo luminoso è protetto da una sfera di vetro. Oggi, questo scompare a vantaggio della luce”.