70 anni di Stockholm Furniture & Light Fair

Una mostra curata da Dan Gordan rende omaggio all’importante traguardo con un’esposizione articolata in sette sale che ripercorrono la storia del design scandinavo

Sono passati 70 anni dal 1951, anno in cui il centro espositivo di St Eriksmässan a Storängsbotte ha ospitato la prima edizione della Stockholm Furniture & Light Fair. All’epoca una ristretta iniziativa organizzata da aziende locali, è cresciuta di anno in anno fino a diventare oggi la fiera più importante dedicata al design scandinavo. Per celebrare l’anniversario Dan Gordan mette in mostra sette decadi di storia dell’arredo nordeuropeo.

Esposizione curata da Dan Gordan
Esposizione curata da Dan Gordan

L’esposizione è il risultato di un lavoro di ricerca tradotto in un percorso che si snoda tra sette sale, una per ogni decennio, dove sono esposti tre arredi ancora in produzione, una lampada e una tipologia di tessuto, accompagnati da riviste del settore e al ritratto di un designer rappresentativo della decade.

Cargo di Gunilla Allard
Cargo di Gunilla Allard

Quali arredi saranno protagonisti della mostra? Lo svela il curatore: “Ho selezionato un mix di classici di successo e prodotti meno conosciuti, ma tutti ancora oggi in produzione. Per esempio, ho scelto la poltrona Arabesk di Folke Jansson per rappresentare gli anni Cinquanta e il carrello Cargo di Gunilla Allard per gli anni Novanta. Per l’ultima sezione della mostra ho optato per i modelli che spero diventeranno le icone del futuro, come la poltrona Emma di Färg & Blanche“.

L’esposizione rappresenta un motivo di vanto per gli organizzatori. Cecilia Nyberg, Project Area Manager della Stockholm Furniture & Light Fair, dichiara orgogliosa: “L’anniversario è un’opportunità per riflettere sul passato e ciò che mi affascina più di ogni altra cosa, guardando indietro, è il fatto che siamo riusciti a trasformare la fiera nel più grande luogo d’incontro al mondo del design scandinavo, partendo da un evento di arredo su piccola scala per produttori, espositori e visitatori svedesi”.