Talenti (parigini) alla riscossa a Maison&Objet

La kermesse presenta le promesse del design francese con i Rising talent awards 2020

Maison&Objet, la fiera dedicata all’art de vivre e al décor in programma dal 17 al 21 gennaio al Parc des Expositions di Parigi, presenta i Rising Talent Awards 2020, il premio che fa luce sui migliori talenti emergenti. Il riconoscimento si concentra annualmente su un’area geografica diversa, e quest’anno – dopo Italia, Libano, Cina e Stati Uniti – è il turno della Francia, Paese che ospita la kermesse, proprio per festeggiare il 25esimo anniversario del salone.

Adrien Garcia
Adrien Garcia

I selezionati sono cinque giovani designer più una coppia, tutti basati a Parigi: Adrien Garcia, creativo che si ispira alla una dimora in rovina del XVII vicino Nantes: “Ho bisogno dei suoi spazi vuoti e decadenti per immaginare nuove creazioni”; ne è un esempio la panca di quercia che cita un modello del XV secolo ritrovato nella cappella del palazzo.

Julie Richoz
Julie Richoz

Julie Richoz, franco-svizzera, ha già collaborato con le gallerie Kreo e Libby Sellers, e anche con aziende come Tectona, Alessi e Louis Poulsen.

Laureline Galliot
Laureline Galliot

Laureline Galliot, ama definirsi designer e pittrice, le sue opere sono concepite tratteggiando con le dita su un iPad o indossando una maschera per realtà virtuale abbinata a software originariamente sviluppati per l’animazione dei cartoni animati. Il risultato sono oggetti inediti pieni di colore: “Voglio rovesciare il paradigma che impone che il colore sia solo il tocco finale. Io lo lavoro esattamente come fosse un materiale”.

Mathieu Peyroulet
Mathieu Peyroulet

Mathieu Peyroulet Ghilini, già esposto al Centre Pompidou, predilige forme geometriche elementari e ama il disegno, che gli permette di indagare aspetti formali indipendentemente dai vincoli dei processi di produzione.

Natacha&Sacha
Natacha&Sacha

Il duo Natacha&Sacha, formato da Natacha Poutoux e Sacha Hourcade, che dichiara: “Vogliamo portare il design in quei settori dove oggi non ti aspetteresti di trovarlo”. Così anche i prodotti elettronici domestici escono dall’anonimato e acquistano una bellezza quasi scultorea, come l’umidificatore d’ambiente realizzato in vetro come un vaso, o il radiatore Briques pensato come una sorta di spartito musicale.

Wendy Andreu
Wendy Andreu

Infine, Wendy Andreu, ha studiato artigianato all’Ecole Boulle di Parigi prima di passare alla Design Academy di Eindhoven dove ha iniziato a sviluppare Regen, “pioggia” in olandese, una serie di borse, cappelli, cappotti ma anche sedute in tessuto impermeabile, ottenuto dall’unione di fibre di cotone e lattice.