Fondata dalla collezionista d’arte Lena Evstafieva e dal marito musicista Jérôme Hadey, con l’aiuto dell’amica imprenditrice Lionel Bensemoun, Villa Lena, rinasce grazie al progetto architettonico dello studio inglese Hesselbrand, come un luogo che non è facile da incasellare. Non si tratta di un semplice hotel, ma di un progetto culturale e artistico dove entertainment, musica, arte, film, food e altri campi creativi trovano (e offrono) linfa e stimoli per ospiti e artisti internazionali che vi soggiornano. L’obbiettivo principale del recupero dei due piani di Villa Lena, condotta da Hesselbrand (le cui opere sono state esposte anche alla Biennale di Architettura di Venezia o al Victoria & Albert Museum), è stato quello di creare spazi che possano migliorare l’interazione sociale tra gli ospiti, offrendo ambienti flessibili, adatti alle innumerevoli esigenze.

In un perfetto equilibrio tra antico e contemporaneo, la Villa, composta da ex edifici destinati a magazzini, stalle e fienili, è stata riqualificata con un ampio ingresso e una doppia scalinata che crea la cornice adatta per eventi e cerimonie. Diversi sono i tipi di sistemazione offerti (Fattoria, Renacchi, Stentino, Santa Maria) con pavimenti in rovere e rivestimenti in legno, creati da artigiani locali. I bagni, dotati di porte scorrevoli, sono rifiniti con marmo locale di Carrara che ben si sposa all’acciaio inossidabile dei lavabi.

La designer francese Clarisse Demory si è occupata dell’arredo delle stanze privilegiando materiali locali, mobili antichi in stile toscano rurale, tessuti recuperati e dipinti a mano. In ogni appartamento inoltre si possono apprezzare le opere d’arte della collezione appartenente alla Fondazione Villa Lena.

Il nuovo layout pensato dallo studio inglese consente di ospitare una gamma diversificata di eventi che vanno da matrimoni a conferenze, grazie anche a una sala centrale che può ospitare fino a settanta ospiti. Nello spazio è compresa anche una biblioteca, padiglioni per il relax e la contemplazione, spazi per lo yoga e una cantina.

La Fattoria (con camere dai 25 ai 34 mq) recentemente rinnovata è alimentata dai pannelli solari utilizzati in tutto l’hotel, inoltre l’intera Villa ha migliorato i propri sistemi di raccolta dell’acqua, aumentando la sua sostenibilità idrica. Proprio da quest’anno, l’orto di 2.000 mq, recentemente ampliato, utilizza sistemi idrici completamente sostenibili. Altra chicca di Villa Lena, la suite pensata per la luna di miele, chiamata Casetta dell’Amore, un nido isolato e semi-indipendente sul retro della Fattoria che dispone di un soggiorno ideale per cene romantiche o per intrattenere amici, una grande vasca da bagno e un giardino privato per rilassarsi all’aperto.

Photo © Henrik Lundell