Il risveglio di un grande mercato

Ha ripreso a crescere il comparto dei mobili in Russia, anche grazie alla spinta dei mondiali di calcio 2018. Grandi le opportunità per i maggiori esportatori verso Mosca, fra cui l’Italia, terzo fornitore dopo Cina e Bielorussia

Nel mercato dell’arredamento russo operano circa 5.000 imprese locali, di cui almeno 500 di grandi dimensioni. Come riporta la ricerca di Flanders Investment & Trade, il volume d’affari si aggira attorno ai 418 miliardi di rubli (quasi 6 miliardi e 600 milioni di dollari) e ha ancora ampi margini di crescita.
Le importazioni di mobili in Russia superano di 5 volte l’export. Nel 2018 tutti i più importanti esportatori verso

Mosca hanno visto salire il grafico degli ordini. In particolare, la Germania ha registrato un incremento del 29,8% rispetto all’anno precedente, raggiungendo la quota del 7% del totale dei mobili importati dalla Russia. Resta ben più larga la fetta della Cina, leader con il 23% e una crescita delle forniture del 25,8%. Al secondo posto si conferma la Bielorussia, con una quota del 14,5%, e al terzo l’Italia, da cui la Russia importa il 9% dei mobili. Questi quattro Paesi insieme forniscono dunque oltre 53% degli arredi importati da Mosca.

La produzione interna sta comunque crescendo, con un ritmo medio del 2-3% in volumi e dell’8-10% in valore. Un problema che ridimensiona le ambizioni domestiche è però la dipendenza dall’import dei componenti per mobili, che lega i prezzi alle fluttuazioni dei tassi di cambio e al costo dei trasporti. Per questo uno degli obiettivi del Paese è il rafforzamento della filiera nazionale dei fornitori dell’industria del mobile. Interessante anche la tendenza dei produttori locali a collaborare con le aziende immobiliari alla scopo di offrire arredamenti chiavi in mano per gli appartamenti in vendita nei nuovi edifici.

Nella regione di Mosca, dove si concentra quasi un terzo del mercato russo degli arredi, il 70% degli acquisti avviene nei grandi magazzini di mobili multibrand o negli shopping center che hanno un’area dedicata agli arredi; il 12% negli ipermercati di marche come Ikea, Leroy Merlin e Hoff, il 7% su internet, il 5% nei negozi monomarca.

Nel 2018 il settore è stato trainato anche dal successo dei mondiali di calcio, come testimonia il buon risultato della produzione, cresciuta del 5,5% secondo il Servizio Federale di Statistica, rispetto al +3,2% registrato dall’associazione Amedoro nell’anno precedente.