In questo nuovo ristorante di Mosca, commissionato dalla ristoratrice Kira Baybakova allo studio di New York Asthetíque, le simmetrie cominciano già dalla Y del misterioso nome per trasferirsi, senza sovraccaricarli, nel concept degli spazi.
I circa 550 metri quadrati per 200 coperti e due cucine, sono distribuiti su due piani, collocati nella base di un nuovo edificio residenziale nel centrale quartiere di Chamovniki, e hanno volumi alti e luminosi che prendono luce da una serie di vetrate a tutta altezza con partizioni quadrate in metallo. 
Nel piano terra, le linee rette si estendono dalle finestrature allo spazio arredato sia in un lungo bancone in marmo bianco che lascia a vista la cucina, sia in una doppia schiera di tavolini con top tondi o quadrati, oltre che in un mobile di servizio a tutta altezza e struttura metallica. 
Le linee si arrotondano invece, come contrappunto, nelle forme tonde e stilizzate dei chandelier simili a gabbie per uccelli o in molteplici archi che movimentano lo spazio, come i profili a rilievo sulle boiserie in legno, le decorazioni sopra il bancone, le aperture nelle pareti, le lampade in metallo dorato con boule opache. Varia la selezione di sedute – di diverse aziende europee come &Tradition, Kristalia, Mattiazzi, Saba – scelte in toni pastello grigi, rosati, verdi, salmone, azzurri ben accostati all’essenza chiara e calda del legno e alle finiture lucide dei metalli.

Il linguaggio rassicurante di archi, cerchi e sfere si estende – con vetrate divisorie interne, corpi illuminanti in metallo dorato, specchi ­– anche al piano superiore, caratterizzato invece da una palette di tonalità leggermente più scure nei rivestimenti di soffitti, pareti e pavimenti. La ‘durezza’ dei materiali scelti, metallo, marmo, intonaci e cemento, viene ammorbidita da un’illuminazione pervasiva, dalla palette pastello, dalle imbottiture in velluto e da decorazioni botaniche, sia fittizie nei murales sulle pareti, sia reali con piante verdi diffuse in tutti gli ambiti funzionali.

A metà fra l’atmosfera giocosa di un set di Wes Anderson e una composita estetica anni Settanta, senza tralasciare le curve e i metalli di ispirazione Art Deco, The Y offre una sequenza di aree e di funzioni, dal caffè al piano strada alla sala per eventi privati al piano superiore, dal diner informale al ristorante più sofisticato, dal bancone per cocktail alla sala giochi per bambini, per ospitare nell’arco dell’intera giornata i molti rappresentanti della generazione Y moscovita, a cui il luogo dedica il proprio nome.