Se la tipologia è per tre su quattro quella dell’appartamento di piccole e medie dimensioni in edifici residenziali urbani, nuovi o frutto di rigenerazione, il risultato è che tutti i progetti raccontano vissuti personali e modi dell’abitare e del vivere quotidiano, quelli dei committenti. Dal single alla famiglia con figli.
Gli strumenti della narrazione sono quelli degli architetti; potenziare la luce naturale, dosare l’illuminazione artificiale, trovare un ritmo nello spazio e nei movimenti al suo interno, definire personaggi, funzioni, abitudini, privacy, socializzazione, valutare passato, presente e futuro anche in spazi di piccole dimensioni, calibrare il budget disponibile, curare la scelta di arredi, finiture, personalizzazione, studiare le grandi linee e i dettagli, orchestrare atmosfere. Nell’insieme e negli esiti, significa usare il progettare e (soprattutto) il realizzare per raccontare l’avventura del quotidiano, delle persone che animano gli spazi abitabili e che li rendono ‘umani’.

Apartment with a blue sky

CXEMA, Sviridov Andrey, Lead Architect | Moscow

La forma irregolare e la limitata luce naturale di questo piccolo appartamento sono per gli architetti il punto di partenza per inventare la storia quotidiana dell’abitare di un giovane musicista cantante moscovita.
Nel rimaneggiamento totale dei 60 metri quadri, con un layout allungato e posto ad angolo nell’edificio residenziale, la nuova scansione degli spazi valorizza il variare della luce naturale nella giornata e il muoversi nello spazio di chi la vive: dalla piccola terrazza trasformata in studio luminoso alla ascetica camera da letto con il ‘cielo azzurro’, verso una zona living più interna e meno gratificata dalla luce naturale, ‘accesa’ però dal denso colore verde foresta steso su pareti e soffitto e dalla lampada da terra Spigolo di Nemo lighting.
Su una base neutra di bianchi e di grigi è il ‘color block’ infatti a designare le singole stanze e il divertissement sulle superfici, l’azzurro cielo nello studio e nella stanza da letto, il pesca e il verde bosco nelle cornici delle finestre, l’arancione che brilla aprendo la porta della stanza guardaroba, il lilla nel soffitto di una stanza da bagno che con ironia ricorda la pagina quadrettata di un taccuino. Essenziale e composta la presenza di arredi e accessori di Normann Copenhagen, Hay e Ferm Living.

Apartment C103

KIDZ | Saint Petersburg

Posto in un edificio di nuova costruzione vicino al centro di San Pietroburgo, l’appartamento di 103 metri quadrati interpreta i modi dell’abitare di una coppia con figlio inventando per il bambino uno spazio completamente ‘altro’ rispetto a un insieme del tutto coerente, e orchestrando l’illuminazione artificiale su vari livelli per diversificare le atmosfere di un interno confortevole e contemporaneo.
Bianco quasi totale sulle superfici, una nicchia in legno a forma di capanna, un mazzo di bolle bianche come lampadario (X Large Bubble di Jean Pelle), una parete su cui arrampicarsi e una su cui disegnare raccontano una giocosa storia per bambini. ‘Fuori da lì’ invece i colori e materiali miscelati fra la zona giorno e la zona notte sono il nero della parete-cucina Arrital, il legno dei

rivestimenti a pavimento e come boiserie, la palette di grigi per superfici, controsoffitti, porte e arredi, le striature del marmo, e il blu di divisori vetrati utilizzati come sipari trasparenti/riflettenti. Una scenografia d’interni resa cangiante da un programma di illuminazione artificiale che si articola su diversi livelli di visibile/invisibile, dalle luci a incasso nel controsoffitto alle strip led perimetrali, dai faretti su binari alle lampade più decorative che identificano diverse aree e funzioni, come la Cosmos di Lievore Altherr Molina per Vibia, la Parentesi di Achille Castiglioni, la 265 di Paolo Rizzatto e la Snoopy di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, tutte per Flos.

Photos © courtesy of KIDZ

Gray Interiors with Metal Details

Alexey Rozenberg | Moscow

Nel progetto per questo appartamento di 160 metri quadrati il vero processo di affabulazione avviene sulle superfici – su tutte le superfici disponibili – per modellare un ‘paesaggio’ d’interni, che è anche interiore, specchio di chi vi abita. Grandi teche vetrate generano – condicio sine qua non – gli spazi della vasta zona giorno per accogliere la variopinta ed eclettica collezione di miniature di personaggi del cinema del committente.
Alla semplice trasparenza di queste si contrappongono ovunque superfici piene, più o meno opache, in metallo, in legno, in ceramica effetto cemento, in intonaco, ottenute tutte con particolari lavorazioni e finiture, accostate le une alle altre negli stessi ambiti dell’appartamento secondo uno ‘schema combinatorio anti-gravità’ che supera la distinzione fra parete, pavimento, soffitto.
Anche le superfici degli arredi e dei corpi illuminanti appartengono a questo paesaggio interiore, espresso con una palette di grigi chiari e scuri. Realizzati ad hoc su disegno dell’architetto sono, oltre alle teche, il bancone della cucina e il tavolo da pranzo, alcuni tavoli e tavolini, gli scaffali a parete, il letto, mentre il resto degli arredi è firmato Amura, Aster Cucine, Baxter, Cattelan, Kaldewei, Kartell.

Photos © Michail Stepanov

Townhouse Studio#8

KRAUZEarchitects | Moscow

Il privilegio per i committenti di questa casa unifamiliare è di poter disporre di un’abitazione individuale di tre piani e 260 metri quadrati non lontano dal Palazzo del Trionfo. Gli architetti hanno trasformato un’ex officina artigianale in una sorta di chalet urbano contemporaneo, eliminando quasi del tutto gli elementi industriali seppur mantenendo altezze, travi e copertura in legno.
La storia dell’abitare qui è quella di una famiglia con due figli che desidera realizzare l’abitazione del presente ma anche del loro vivere futuro. Per questo l’ultimo piano, realizzato sotto il tetto e dotato di un grande soppalco per giocare, diventa spazio privilegiato e separato per i figli, pensato per trasformarsi al mutare delle esigenze abitative.
Il piano terra, invece, è dedicato a una vita più collettiva e conviviale, con un duplice focus progettuale, la cucina e il camino, mentre la zona privata dei genitori è sistemata nell’intero primo piano. Sobria e fondamentale la matericità del legno presente, in diverse essenze, nei soffitti con travi a vista, nei controsoffitti colorati, negli arredi e nelle armadiature, nei pavimenti, nelle porte e nella scala.
Il ruolo decorativo viene lasciato a candide pareti di mattoni a vista, carte da parati a tema arboreo nella stanza da letto, tessuti, e pietre come l’ardesia multicolore o il granito, oltre che a una gamma di mezzi toni discreti e avvolgenti. Ampia anche la gamma di arredi e complementi sia su disegno, sia selezionati da Art Nova, Piet Boon, Luciano Zonta, Gervasoni, Vitra, Paola Lenti, Christian Liaigre, Kevin Reilly, Supermodular, Apparatus, Cielo Ceramica, Vola, Agape, Kalfire.

Photos © Kirill Ovchinnikov