Tristan Auer per Poltrona Frau

Grant, ovvero come unire l'aplomb militare del generale Ulysses e lo stile ironico e un po' dandy del divo hollywoodiano Cary

Dopo Les Bains nel 2015 e Le Crillon nel 2017, entrambi a Parigi, attualmente sono 12 gli hotel in corso di realizzazione, da Las Vegas a Hong Kong, per lo studio di Tristan Auer, per diverse catene di lusso, come Park Hyatt, Shangri-La, Rosewood, Intercontinental, Carlton, o per il primo Orient Express a Bangkok, ma anche boutique hotel a Parigi. A Milano però, in aprile durante l’ultimo Salone del Mobile, è venuto per presentare Grant, sistema combinabile di pouf, la sua prima liaison con Poltrona Frau, che si aggiunge a quelle con Christophe Delcourt, Contardi, Holly Hunt, Ozone, Piéces Uniques, Pouenat, Taillardat, Veronese.

Grant by Tristan Auer, Poltrona Frau, Salone del Mobile
Grant by Tristan Auer, Poltrona Frau, Salone del Mobile

“Io tendo a sperimentare in ogni tipo di progetto, ogni giorno per me inizia con un foglio bianco, ogni volta cerco di reinventare me stesso. Sarà perché ho una pessima memoria, mi dimentico subito quello che ho fatto, in positivo e in negativo, e così inizio sempre da capo, ma in questo modo sono più aperto alle suggestioni e alle richieste che mi arrivano dalle altre persone, dai miei collaboratori. E poi sono curioso, mi piace saltare da uno stile dall’altro, non sono sposato, o prigioniero, di uno stile.
Il mio lavoro è sempre su misura per un committente, arredi o interni che siano, ‘pezzi unici’ sempre, ma versatili, in modo che possano essere usati in base alle necessità e soprattutto a seconda dell’umore”.

Grant by Tristan Auer, Poltrona Frau
Grant by Tristan Auer, Poltrona Frau

Grant è certo un sistema molto versatile, una serie di pouf di diverse dimensioni e rivestimenti, riconfigurabili in modo sempre nuovo.
“Si, l’ispirazione è venuta dal mondo dei cavalli, il nome dal presidente americano Ulysses Grant. Una buona seduta è quella in cui si ha una buona postura e me lo immaginavo cavalcare con eleganza, la stessa di un altro Grant, l’hollywoodiano Cary Grant. Un complemento di arredo a metà fra l’efficienza militare e l’eleganza più dandy e leggera, che cerca di giungere a un equilibrio nella dualità dell’ispirazione, che possa trovarsi a proprio agio in residenze private oppure in hotel o uffici, cambiando il colore o il tipo di rivestimento, più maschile o femminile, con molti dettagli che a prima vista non si notano. L’idea della pelle intrecciata invece viene dagli interni delle auto d’epoca, di cui sono un estimatore ma anche un designer”.

Grant by Tristan Auer, Poltrona Frau
Grant by Tristan Auer, Poltrona Frau

Tre sono i componenti della famiglia Grant: un piccolo pouf da 60×40 cm, rivestito interamente in Pelle Frau®, e due modelli “A” e “B” in diverse finiture, entrambi disponibili nei due formati 110×110 e 140×80 cm, e decorati da due cinte che avvolgono verticalmente la struttura del pouf, scomparendo sotto la seduta. Alla base delle cinte fungono da ulteriore elemento decorativo delle fibbie in acciaio. L’elemento comune a tutti i modelli è la lavorazione a intreccio che decora la struttura perimetrale dei pouf quando questa è rivestita in Pelle Frau®.

Grant by Tristan Auer, Poltrona Frau
Grant by Tristan Auer, Poltrona Frau

Il tipo “A” ha un cuscino seduta disponibile in Pelle Frau® o in tessuto, il tipo “B” ha una base ricoperta in Pelle Frau® e la seduta integrata nella struttura. Il rivestimento perimetrale può essere in Pelle Frau® o in tessuto di diverse tonalità. Nel formato 140×80 cm è inoltre disponibile una versione con Kit braccioli, composta da due coppie di cuscini rettangolari aggiuntivi fermati alle fasce verticali. In questo caso le cinte avvolgono la seduta e sono dotate di bottoni automatici per bloccare i cuscini bracciolo.

Get Back, Ludovica e Roberto Palomba
Get Back, Ludovica e Roberto Palomba

Oltre a Grant e ad alcune riedizioni – come la poltrona con lavorazione capitonné 1919, rivista dallo Style & Design Centre con Roberto Lazzeroni per il centenario, la libreria free standing girevole Turner, del 1963 di Gianfranco Frattini, o ancora Billie e Dizzy, i tappeti realizzati a partire da due disegni inediti del grafico-artista svizzero Max Huber – Poltrona Frau ha presentato al Salone del Mobile anche altre novità assolute.
Il sistema di sedute Get Back di Ludovica e Roberto Palomba, la poltrona Martha di Roberto Lazzeroni, il letto Coupé di GamFratesi, il vaso-scultura Rips di Carina Seth Andersson.

Martha by Roberto Lazzeroni
Martha by Roberto Lazzeroni