Ritorno all’essenza del design

Fondata nel 2004 dai partner Lyndon Neri e Rossana Hu, Neri&Hu Design and Research Office è uno studio con sede a Shangai e un ufficio a Londra che si occupa di architettura internazionale, interni, master planning, grafica e product design. I loro attuali progetti spaziano in vari Paesi e abbiamo dipendenti provenienti da ogni parte del mondo, che parlano oltre 30 lingue diverse. Questa varietà di background culturali è un valore per il loro team, un tratto distintivo unico che riflette esattamente la filosofia di design di Neri&Hu: adottare una visione del mondo globale, che integra discipline di design intrecciate per dettare un nuovo paradigma nell’architettura. Nel 2006, sempre a Shanghai, è nato anche Neri&Hu, un brand di arredamento fatto a mano che integra la nostra idea di artigianalità e di estetica cinese.

Design Republic, ©Pedro Pegenaute
Design Republic, ©Pedro Pegenaute

Non è difficile capire come mai Neri&Hu abbracci quasi tutte le sfaccettature del design. E l’integrazione sembra la vostra specialità. È una decisione che avete preso consapevolmente quando avete fondato lo studio?
Ovviamente no. È stata un’evoluzione naturale. Se riguardiamo il progetto per gli uffici di Michael Graves, uno dei primi di Neri&Hu, si capisce chiaramente che questa idea di design multidisciplinare improntato all’architettura rappresenta in qualche modo l’approccio di Neri&Hu al design. Quando si parla di design abbiamo orizzonti aperti e cerchiamo sempre di non porci limiti mentali. Il design non ha confini. Nella storia del design internazionale, alcuni fra i nomi più influenti sono approdati a questa disciplina da altri settori. Alvar Aalto ad esempio, il noto architetto finlandese, ha avviato la propria carriera lanciando il brand di arredamento Artek, oltre ad aprire un negozio e lavorare come rivenditore a Helsinki. Notate per caso qualche analogia con Neri&Hu? All’inizio non conoscevamo queste storie ma adesso, tornando indietro nel tempo, abbiamo l’impressione che il mix tra “la pressione commerciale di Design Republic” e “la capacità di Neri&Hu di rimanere fedele al design” sia piuttosto ingegnoso. Anche se Neri&Hu e Design Republic hanno percorsi di sviluppo diversi, ci fa piacere notare che entrambi concorrono a uno scopo comune: regalare un’esperienza di design più completa in un contesto in cui si superano continuamente nuovi limiti.

Sulwhasoo Flagship Store, ©Pedro Pegenaute
Sulwhasoo Flagship Store, ©Pedro Pegenaute

Neri&Hu punta molto sull’idea di “tornare all’essenza del design”. Come si interpreta questa “essenza”? Qual è l’anima di Neri&Hu?
Progetto dopo progetto, quasi tutti i designer approdano a una sorta di auto-definizione. Il cuore pulsante di Neri&Hu è costituito dai suoi valori estetici, che sono lo sfondo su cui si muovono tutte le altre espressioni sociali, culturali e filosofiche. Immaginando i principi del design come una piramide, per Neri&Hu la base sarebbe la riflessione sulla funzionalità. Risolvere i problemi di funzionalità è il pre-requisito della progettazione. All’apice della piramide, invece, instilliamo una dose di “contenuti personali” – elementi commerciali, critica culturale, umorismo. Al contempo, siamo sensibili anche al nostro impegno nei confronti della società. Dai progetti immobiliari agli arredi, siamo convinti che il design debba mettere in luce il valore creativo.

Inizialmente ci si riferiva al design di Neri&Hu parlando di “stile vagamente industriale”, per descrivere il forte impatto dei design minimalisti che lo studio prediligeva all’epoca. Negli ultimi anni i vostri progetti sono diventati più maturi e diversificati, perciò come definireste il vostro stile?
Anche se è inevitabile nominare lo stile quando si parla di arte o design, Neri&Hu non si sofferma troppo sullo “stile”. Se dovessimo dare una definizione, potremmo dire che il “look” dei lavori Neri&Hu è il risultato della materializzazione dei nostri pensieri; rappresenta il processo di conversione del pensiero in realtà attraverso forme, colori, materiali, spazi e percezioni. Chiaramente non progettiamo solo quello che ci piace. Per ogni commissione dobbiamo rispettare le richieste dei clienti e tenere conto del problema che siamo chiamati a risolvere. Quindi, oltre ad avere un ruolo estetico, gli elementi aggiunti allo spazio devono essere anche indispensabili al progetto.

Tsingpu Yangzhou Retreat, ©Pedro Pegenaute
Tsingpu Yangzhou Retreat, ©Pedro Pegenaute

Che cosa ci dite degli ultimi progetti portati a termine?
Yangcheng Lake Villas e Tsingpu Yangzhou Retreat sono due dei progetti che abbiamo completato quest’anno. Lo Tsingpu Yangzhou Retreat sorge nei pressi del West Lake di Yangzhou. Dato che la zona è punteggiata di laghetti ed era già occupata da edifici, realizzare un boutique resort con 20 stanze è stata un’impresa per noi. Il proprietario voleva adattare e riutilizzare alcuni dei fabbricati storici originari attribuendo loro una nuova funzione, e aggiungendo al tempo stesso nuove strutture per soddisfare le esigenze dell’accoglienza turistica.

Tsingpu Yangzhou Retreat, ©Pedro Pegenaute
Tsingpu Yangzhou Retreat, ©Pedro Pegenaute

Ispirandoci alla conformazione architettonica dei cortili cinesi, abbiamo utilizzato due diversi elementi sul campo – le pareti e, appunto, i cortili – per inquadrare la disposizione di pareti e corridoi e integrare gli spazi disseminati qua e là fino a formare una proprietà chiusa formata da tante corti. Come nella tradizione orientale, i cortili contribuiscono a rendere gli interni spaziali più variegati. Le pareti in mattoni grigi riciclati danno un senso culturale allo scenario, oltre che un’aura di mistero. Il nostro intento è quello di riscrivere i canoni dell’architettura tradizionale attraverso materiali grezzi e il delicato accostamento di spazi.
Il concept progettuale delle Yangcheng Lake Villas è molto simile, ma si sofferma più sulle dinamiche ecologiche dei villaggi cinesi e sulle consuetudini abitative nella nuova era, cercando di creare un modello che riflette lo stile di vita cinese moderno. Nella nostra definizione di ambiente di vita suburbano, il paesaggio non è più uno spazio esterno a sé stante. Camminamenti, soglie, unità centrali e altri elementi tipici dei giardini cinesi sono disposti organicamente in ogni angolo degli interni e degli esterni.

Collezione Yanzi per Artemide
Collezione Yanzi per Artemide

Quale tra i prodotti di Neri&Hu ha lasciato il segno più profondo in voi?
L’anno scorso abbiamo collaborato con Artemide, un brand di illuminazione italiano, per progettare la collezione Yanzi, che ha riscosso grande successo. Yanzi riflette la filosofia del brand Artemide, “The human light”, e prende spunto dalle immagini vivide degli uccelli appollaiati sui rami. Declinate in varie forme, le lampade in ottone Yanzi poggiano su supporti neri, denotando rispetto per la natura e la città, oltre che un particolare senso dell’umorismo. La serie natalizia in edizione limitata include anche un semplice globo luminescente montato su una base in ottone flessibile a forma di anello. Le strutture ricordano quasi delle mollette e si possono inclinare a piacere, assolvendo la funzione di lampade sia a sospensione sia da tavolo.

Collezione Yanzi per Artemide
Collezione Yanzi per Artemide