Dopo il completamento, Illuminated River sarà l’installazione di arte pubblica più lunga al mondo, estendendosi su 15 ponti nel centro di Londra, dall’Albert Bridge di West London al Tower Bridge nella City. Con la partecipazione esclusiva di Signify (precedentemente Philips Lighting) per la fornitura degli elementi illuminanti. “Il progetto è iniziato con un contest di design internazionale, che ha visto la partecipazione di oltre 100 team nei campi di arte, architettura, tecnologia e design”, spiega Sarah Gaventa, direttrice della Illuminated River Foundation. “Nel 2016, il sindaco di Londra Sadiq Khan ha annunciato i vincitori, ovvero il team composto dall’artista americano Leo Villareal e dallo studio di architettura britannico Lifschutz Davidson Sandilands, e, una volta sviluppato il progetto e ottenuti i permessi necessari, lo scorso febbraio sono partiti i lavori sui ponti coinvolti nella prima fase: London Bridge, Cannon Street Bridge, Southwark Bridge e Millennium Bridge”.

L’obiettivo principale del progetto è quello di “usare la light art per riconnettere le persone ai ponti e alla loro storia, celebrando il ruolo di questi edifici nella città di Londra”, continua Sarah Gaventa. “Attualmente ogni ponte ha un sistema di illuminazione a sé stante, alcuni non sono per niente illuminati e altri invece lo sono in modo eccessivo, con una qualità estetica piuttosto scarsa. L’occhio dell’artista farà emergere le qualità architettoniche di ciascun ponte, la sua relazione con le sponde, con le aree circostanti e con le attività della zona. Vogliamo che i passanti stabiliscano un contatto con queste strutture, che si fermino ad ammirarle vivendo per qualche istante un’esperienza artistica. Desideriamo contribuire a promuovere la circolazione pedonale lungo gli argini del fiume e il trasporto pubblico su di esso, dal momento che si tratta dell’arteria più sottoutilizzata della città.

London Bridge © Illuminated River, Leo Villareal Studio
London Bridge © Illuminated River, Leo Villareal Studio

I londinesi potranno ammirare l’installazione già a partire da quest’estate: “Abbiamo scelto di illuminare i ponti con un approccio graduale, con l’obiettivo di completare l’opera entro il 2022, se i finanziamenti ce lo permetteranno. Il progetto resterà attivo per almeno 10 anni. L’artista Leo Villareal è anche autore del progetto Bay Lights per il Bay Bridge di San Francisco, un’installazione temporanea diventata permanente grazie al successo ottenuto. Vedremo se il pubblico londinese apprezzerà allo stesso modo Illuminated River, ma speriamo di sì”.

Il progetto si basa su finanziamenti filantropici: “L’opera ha ricevuto generose donazioni dalla Blavatnik Family Foundation, da Peter Baldwin e Lisbet Rausing attraverso l’Arcadia Fund e dalla Rothschild Foundation. L’ufficio del sindaco di Londra ha contribuito al seed funding per il concorso iniziale con £250.000 e la Città di Londra ha partecipato alla sostituzione dei materiali di illuminazione del London Bridge, ormai obsoleti. La Fondazione intende raccogliere i fondi rimasti scoperti da fonti private e filantropiche, senza ricorrere ulteriormente al denaro pubblico. Speriamo inoltre che le aziende con sedi lungo il fiume in posizioni da dove si vedranno le installazioni possano contribuire ai costi correnti”.

Cannon Street Bridge © Illuminated River, Leo Villareal Studio
Cannon Street Bridge © Illuminated River, Leo Villareal Studio

Il progetto, appoggiato dal sindaco di Londra Sadiq Khan, nasce dall’impegno congiunto di molte entità: l’artista Leo Villareal, lo studio di architettura Lifschutz Davidson Sandilands, alcuni filantropi, ma anche diversi enti pubblici, tra cui le divisioni amministrative locali: “La collaborazione tra autorità locali, organizzazioni legate al fiume e partner aziendali e culturali è stata molto estesa. Il progetto coinvolge sette autorità locali e richiede una stretta collaborazione con le istituzioni per i beni culturali, in quanto nove ponti sono considerati di interesse storico e architettonico e lavoreremo accanto a due siti patrimonio dell’umanità. Nelle fasi preliminari ci siamo confrontati con alcune organizzazioni per la salvaguardia della natura e della fauna selvatica al fine di assicurarci che il progetto non fosse dannoso dal punto di vista ambientale e abbiamo censito per la prima volta i luoghi di riproduzione di uccelli e pipistrelli nell’area del Tamigi centrale. Si tratta di un progetto che abbraccia la città nella sua interezza e la comunicazione tra tutti i soggetti coinvolti è essenziale per la sua riuscita; siamo molto grati del supporto ricevuto finora. Continueremo a collaborare con i nostri partner per l’installazione dell’illuminazione dei ponti London Bridge, Cannon Street Bridge, Southwark Bridge e Millennium Bridge nell’estate 2019, e quindi per le fasi successive del progetto”.

Sono previsti molti eventi che permetteranno di scoprire e apprezzare Illuminated River: “Stiamo definendo i dettagli di un programma per promuovere la partecipazione del pubblico, e speriamo di poterlo condividere presto. Nel frattempo, siamo lieti di annunciare che Illuminated River rappresenterà una parte fondamentale della mostra Architecture of London (31 maggio-1 settembre) presso la Guildhall Art Gallery a Londra”.

Southwark Bridge © Illuminated River, Leo Villareal Studio
Southwark Bridge © Illuminated River, Leo Villareal Studio

Leo Villareal, artist of Illuminated River

“Ho elaborato uno speciale software che mi consente di “dipingere con la luce” usando la più avanzata tecnologia LED, regolando luminosità e colori per generare delle sequenze di pattern da riprodurre sulle strutture dei ponti. Questi motivi – astratti, integrati e delicatamente dinamici – si ispirano all’attività naturale e sociale del fiume. Ogni sequenza richiama il carattere del ponte su cui viene proiettata, valorizzandone le caratteristiche e le peculiarità strutturali, mentre il movimento integrato tra i ponti creerà un’opera artistica unificata con il fiume a fare da filo conduttore vivente”.

Christopher Waite, Director of Lifschutz Davidson Sandilands

Può fornirci qualche informazione di base sulle difficoltà ingegneristiche, architettoniche e di progettazione correlate allo sviluppo di questo progetto?
“Illuminated River va a toccare i campi di arte pubblica su ampia scala, urbanistica, architettura, patrimonio pubblico e coinvolgimento della comunità locale. Il progetto implica molteplici sfide, tra cui l’analisi e la valutazione completa dello stato di conservazione dei ponti e le negoziazioni con i Borough e le molte autorità coinvolte, nonché con oltre 100 gruppi di residenti e di interesse locale. Ogni ponte è differente. Una delle sfide principali sin dal principio, e in ultima analisi una delle nostre success story in termini di design, è stata lavorare su 15 ponti diversi usando solo una piccola gamma di apparecchi di illuminazione (6 tipi), fissandoli ai ponti in modo coerente e assicurandoci di creare una soluzione conforme alle varie peculiarità di ciascuno dei 15 ponti. Inoltre durante le fasi di progettazione teniamo sempre in considerazione il mantenimento delle opere, quindi la difficoltà sta nel fare tutto il possibile per creare soluzioni efficienti dal punto di vista della manutenzione, affinché l’installazione possa vantare lo stesso effetto iniziale anche dopo 10 anni. Inoltre 9 dei ponti sono siti di interesse storico e architettonico e tutti si trovano all’interno o in prossimità di aree protette. Un’altra enorme difficoltà è stata assicurarci di non trascurare in alcun modo la salvaguardia dei ponti e dei relativi contesti. Si tratta di un progetto del tutto eccezionale, che ci ha permesso di dimostrare le nostre capacità nel confrontarci con sfide importanti mai affrontate prima. Si tratta di un vero e proprio progetto di spazio pubblico, che sposta il baricentro del Tamigi dalla dominazione di auto e illuminazioni stradali per permettere ai londinesi di vedere la città letteralmente sotto una nuova luce.

In che modo installazioni come queste si relazionano al campo dell’architettura?
“Questo tipo di installazione riguarda il patrimonio pubblico, la città, gli spazi tra gli edifici. A un livello più tecnico, le considerazioni da fare sono molte: ad esempio, dobbiamo assicurarci che i sistemi di illuminazione siano applicati alle strutture dei ponti in modo integrato e senza alterazioni, e in particolare, dal momento che 9 dei ponti sono siti di interesse storico e architettonico, occorre fare in modo di enfatizzarne la bellezza architettonica nelle ore diurne, creando al tempo stesso la base necessaria per l’illuminazione artistica notturna. Inoltre, ottenere i permessi e le autorizzazioni per tutti i 15 ponti è stata un’impresa colossale. In definitiva, comunicare un’idea fa parte del nostro lavoro di architetti, e comunicare alle molte diverse parti coinvolte nel progetto di cosa si tratta e come funzionerà è stata una componente enorme del nostro ruolo”.

I residenti e i visitatori di Londra potranno passeggiare lungo il fiume in modo più semplice e sicuro. Si tratta di un nuovo modello di riqualificazione delle aree urbane attraverso l’illuminazione?
“Illuminated River vuole stimolare il dibattito sul miglioramento delle illuminazioni notturne e sulla maggiore sicurezza delle aree pubbliche dopo il tramonto, oltre a incoraggiare l’uso del fiume come modalità di trasporto notturna. Il progetto si basa su un’idea di Londra come città attiva 24 ore su 24, con un’economia e una vita notturna fiorenti, celebrando la metropoli come leader culturale a livello globale”.

[et_pb_text _builder_version=”3.23.2″ text_text_shadow_horizontal_length=”text_text_shadow_style,%91object Object%93″ text_text_shadow_vertical_length=”text_text_shadow_style,%91object Object%93″ text_text_shadow_blur_strength=”text_text_shadow_style,%91object Object%93″ link_text_shadow_horizontal_length=”link_text_shadow_style,%91object Object%93″ link_text_shadow_vertical_length=”link_text_shadow_style,%91object Object%93″ link_text_shadow_blur_strength=”link_text_shadow_style,%91object Object%93″ ul_text_shadow_horizontal_length=”ul_text_shadow_style,%91object Object%93″ ul_text_shadow_vertical_length=”ul_text_shadow_style,%91object Object%93″ ul_text_shadow_blur_strength=”ul_text_shadow_style,%91object Object%93″ ol_text_shadow_horizontal_length=”ol_text_shadow_style,%91object Object%93″ ol_text_shadow_vertical_length=”ol_text_shadow_style,%91object Object%93″ ol_text_shadow_blur_strength=”ol_text_shadow_style,%91object Object%93″ quote_text_shadow_horizontal_length=”quote_text_shadow_style,%91object Object%93″ quote_text_shadow_vertical_length=”quote_text_shadow_style,%91object Object%93″ quote_text_shadow_blur_strength=”quote_text_shadow_style,%91object Object%93″ header_text_shadow_horizontal_length=”header_text_shadow_style,%91object Object%93″ header_text_shadow_vertical_length=”header_text_shad