Una crescita che supera le incertezze internazionali

In attesa dell’effetto dei dazi su scambi e produzione, l’industria dei mobili in Usa sta vivendo una fase positiva, grazie soprattutto alla solidità del settore immobiliare. Ancora in doppia cifra il tasso di crescita delle vendite on line

Dopo il positivo 2018, l’economia statunitense quest’anno deve affrontare le incertezze che stanno caratterizzando gli scambi internazionali e che lasciano presagire un rallentamento. L’industria dell’arredamento per la casa vive una fase di attesa, volta a comprendere come i dazi sull’importazione dei materiali impatteranno sull’intero settore manifatturiero. È probabile che l’aumento dei costi di produzione ricadrà a cascata sui consumatori.
Il recente allentamento della tensione commerciale con la Cina fa tuttavia ben sperare per il comparto. Va ricordato infatti che il maggiore flusso di tutto il commercio mondiale del mobile è quello tra Usa e Cina, che il Centro studi industria leggera (Csil) quantifica in circa 20 miliardi di dollari.

Un altro segnale incoraggiante per il mobile americano viene dal boom delle costruzioni di mini alloggi: le previsioni a breve termine della società di marketing Deloitte parlano addirittura della realizzazione di 1 milione e 350 mila unità all’anno. Un trend che trainerà il mercato di arredi e di accessori per la casa. In questa virtuosa evoluzione della domanda giocheranno un ruolo essenziale i millennial che lasceranno la famiglia di origine, ma soprattutto le donne, le quali, secondo quanto riporta l’Harvard Business Review, decidono il 94% degli acquisti di mobili per la casa.

Secondo il portale Statista, nel 2018 le vendite di mobili negli Stati Uniti sono cresciute del 4% raggiungendo un valore di 340 miliardi e 270 milioni di dollari. D’accordo con le previsioni della National Retail Federation, il trend di crescita, che dura ormai da un decennio, dovrebbe proseguire nel 2019 e si prolungherà probabilmente fino ad almeno il 2023, grazie anche al solido settore immobiliare e alla bassa disoccupazione.

Continua ad aumentare il peso dell’e-commerce. Se è vero che il ritmo della sua crescita negli ultimi anni sia leggermente calato, resta comunque a doppia cifra, come conferma il +11,3% dell’ultimo anno. Si prevede che entro il 2021 il 27% delle vendite di mobili sarà on line. Quasi metà di questo mercato è oggi dominato da Amazon.

Secondo i dati di Csil, gli Stati Uniti sono il secondo paese produttore di mobili al mondo – dopo la Cina e prima di Germania e Italia – e il primo importatore. Nei primi 8 mesi del 2018 sono stati la terza destinazione dell’export di mobili italiani.