L’interior a 361° di Alfredo Colombo

Unisce la conoscenza radicata del suo territorio a una vocazione per i mercati internazionali, ha trasformato la passione per il progettare in uno strumento espressivo, di marketing e comunicazione al tempo stesso: questo è Alfredo Colombo, un interior designer creativo che sa anche ingegnerizzare, che pensa a un prodotto con tratto estetico senza dimenticare la sua collocazione nel mondo del project di lusso

Da dove parte (o riparte) Alfredo Colombo?
Parto e riparto dall’esperienza maturata in oltre 10 anni di vita in un’azienda che ha fatto dell’eclettismo il proprio baluardo. Eclettismo e contaminazioni sono la summa del mio stile nella progettazione sia di prodotto che dell’interior a tutte le latitudini.

Alfredo Colombo, fondatore
Alfredo Colombo, fondatore

Quali sono le principali collaborazioni?
Da tre anni seguo la direzione creativa de iDogi, realtà veneziana del lusso con cui ho avviato un percorso di crescita condiviso con Domenico Caminiti: un patron che lancia idee anche estreme che io trasformo in terrene condividendone comunque il lato un po’ “off” delle sue proposte (la scala dello stand del Salone 2018 penso se la ricordino tutti). Un modo di pensare e fare con cui mi trovo a mio agio e che valorizza le mie expertise. Per il Salone 2019, per il debutto dell’azienda nei padiglioni dell’xLux, ho pensato a un set più come installazione scenografica ed emozionale che come spazio espositivo tradizionale. La luce, il vetro di Murano e l’acqua sono i tre elementi che ho armonizzato in un progetto dal visual attraente, ricco e unico.

Medea, Collezione Ottocento
Medea, Collezione Ottocento

La collaborazione con Medea come la descriveresti?
Medea è un mondo molto diverso, i materiali sono differenti; Luigi e Andrea Tagliabue hanno un background personale molto ricco e particolare. Medea nasce e cresce nel tempo con un’identità Liberty, il mio arrivo ha portato nuove prospettive. Per loro ho disegnato delle collezioni che stanno riscuotendo successo in tutto il mondo e soprattutto nell’area contract: con la mia collezione Ottocento sto sviluppando il progetto della Presidential Suite del Ritz Carlton di Pune in India.
Con Medea abbiamo superato il concetto tradizionale di arredo, mixando stili e materiali e questo ci ha consentito di guadagnare riconoscibilità e il gradimento di molti clienti. Da sempre Medea si è mossa con stili dall’800 all’Art Decò; quest’anno la mia proposta prevede un concept style che arriva fino agli anni ‘50. Gli spazi che ho creato per l’azienda sono molto sofisticati, ricchi di icone e per loro natura trasversali, sia che si parli di residenziale sia che si tratti l’hospitality di alto livello.

Medea, Collezione Ottocento
Medea, Collezione Ottocento

Hai dei progetti indipendenti? Ti avvicinerai al design?
Sì, numerosi. Per una grande catena di hôtellerie in Asia sto seguendo 50 Suite, una diversa dall’altra e che verrà alla luce nel 2020, poi una penthouse di 2000mq a Hong Kong, un appartamento nel centro storico di Milano e una serie di collaborazioni “futuristiche”.
Per quanto riguarda il design, mi interessa molto e mi ci sto avvicinando, naturalmente con il mio stile e le mie idee; non desidero un approccio banale e…. ci sto arrivando.