Visionnaire, geografia di un successo

Una strategia dedicata vede il brand esclusivo di luxury design in costante crescita alla conquista di hub territoriali mirati. La mappa degli insediamenti storici e futuri ripercorsa con Andrea Gentilini, CEO dell’azienda. Con un occhio alle celebrazioni di un duplice anniversario

Che l’autoreferenzialità non faccia parte del mood aziendale, lo si capisce subito. Il brand Visionnaire guarda dritto avanti, e molto, nonostante abbia appena compiuto 15 anni, insieme ai 60 della casa madre IPE, e stia curandone le dovute celebrazioni. Lo sguardo è rivolto fortemente al futuro con un piano di espansione territoriale che si unisce ai mercati consolidati. Una road map selettiva, sintesi tra esigenza strategica e opportunità tattica, che la società sta seguendo in maniera virtuosa. Ce ne parla Andrea Gentilini, CEO dell’azienda dal 2016.

Divano Green Life by Visionnaire, design Maurizio Manzoni e Roberto Tapinassi
Divano Green Life by Visionnaire, design Maurizio Manzoni e Roberto Tapinassi

Partiamo subito dai numeri.
Un anno di investimenti eccezionali e importantissimi: le vendite sono attestate ai loro massimi livelli (oltre 45 milioni), l’EBITDA ha raggiunto il suo record storico, pari al 24,5%, un deciso incremento rispetto all’anno precedente. La società leader nel settore del luxury design, controllata da Ergon Capital e partecipata da Alto Partners e dalla famiglia Cavalli, si conferma una delle best performers del settore per posizionamento, marginalità e unicità. Il risultato raggiunto è frutto di un percorso che vede l’azienda continuamente investire su se stessa, dall’apertura di nuovi negozi monobrand a investimenti nella comunicazione digitale e tradizionale, così come nel rafforzamento manageriale a supporto della direzione e che nel 2019 si consolideranno con un ulteriore potenziamento. Sono già 30 i monobrand nel mondo, canale di riferimento per noi, una presenza significativa di go to market per creare interesse sul progetto, sulle vendite retail, sulla creazione di brand equity. Con i flagship diretti gestiti dall’azienda, che andranno progressivamente ad aprirsi nelle aree che riteniamo interessanti, prevediamo una strategia mirata e focalizzata.

Quali sono i mercati?
Gli incrementi maggiori li registriamo con la presenza in Nord America, dove è già attiva la nostra filiale. Qui la previsione di crescita va oltre il double digit, è un focus molto forte dell’azienda. Lo scorso febbraio c’è stato il grand opening del flagship store di Los Angeles, ma l’assetto societario è partito prima, un insediamento divenuto diretto proprio negli ultimi giorni anche su Miami con uno spazio di oltre 800mq e che per il resto, opera attraverso i canali tradizionali. Stiamo valutando NY. Una ‘tappa’ l’abbiamo fatta anche in Canada con lo showroom di Vancouver. Continuiamo poi a crescere in maniera stabile in Cina, dove arriveremo a quota 15 monobrand; è un mercato imprescindibile per il lusso e il design, quello in cui oggi si registra la maggiore presenza di UHNWI. Già nel primo semestre saranno inaugurati 3 monobrand: il primo a Suzhou, 50 km da Shanghai, una villa riconvertita di 500mq nel Wuzhong District; gli altri 2 a Shenzen, uno spazio espositivo di 400mq all’interno del punto vendita multibrand e uno all’interno del Redstar Mall. Sarà operativo da settembre un flagship a Hong Kong, uno spazio di 600mq nel quartiere ‘central’ della città, pensato per intercettare le opportunità di progetti nel mondo APAC e per facilitare l’interazione con architetti, interior designers ed end users, una vera e propria embassy Visionnaire, hub di incontro professionale e culturale nel mondo asiatico. Apriremo anche il nostro primo monobrand in India, a Mumbai. In Russia, mercato che vede consolidare i nostri successi, ci spostiamo in una location più prestigiosa per dimensione e visibilità, sempre a Mosca altri 300mq all’interno di Casa Ricca Expo.
Tutto questo sarà realizzato già nell’arco del primo semestre 2019. Un occhio di attenzione è rivolto anche al mercato africano, di assoluto interesse. Parliamo di Paesi come Sudafrica sicuramente, ma anche di Nord Africa, Zambia, Mozambico, Nigeria. Abbiamo già alcuni insediamenti, ma stiamo lavorando all’apertura di un monobrand in Nigeria, e a diversi contatti per altre aperture. Un business che sta diventando sempre meno spot e più strutturato.

Divano Bastian by Visionnaire, design Mauro Lipparini
Divano Bastian by Visionnaire, design Mauro Lipparini

L’azienda è sempre stata innovatrice, nel ’59 è stata la prima a usare l’espanso per i divani, utilizzato solo per le automobili. Come porta avanti questo valore
L’amore per la scommessa, fatta con coraggio, è nei geni di Visionnaire e deriva dal gusto per il gioco, da cui estrarre qualcosa di straordinario, in grado di incorporare dosi importanti di immaginazione creativa. La scommessa coraggiosa è il più potente strumento di estroversione creativa che esalta il ‘fuori norma’.

Qualche anticipazione sulle novità al Salone?
Visionnaire conferma la propria presenza in fiera con uno spazio di 820mq, progettato da Alessandro La Spada in tandem con la direzione creativa di Eleonore Cavalli. Sviluppato in quindici ambientazioni, il progetto trae ispirazione da una riflessione sull’ambiente, inteso come esito del dialogo tra presenza naturale e artificiale. La nuova collezione Visionnaire, titolata per l’occasione Anniversary, conta oltre 80 prodotti, prevalentemente ideati per progetti residenziali In & Out, ma anche per uso Contract. Confermando la propria attitudine alla sartorialità, Visionnaire introduce alcune innovazioni tecniche, definendo un orizzonte di proposte di nuova concezione. A corollario è, inoltre, presentata in anteprima una nuova capsule di accessori, frutto di un originale percorso narrativo che si traduce in un lessico Art Design.

Flagship store, Los Angeles
Flagship store, Los Angeles

Il Salone è anche l’occasione per celebrare il doppio compleanno.
Una ricorrenza significativa che festeggiamo con un Decàlogo, manifesto delle intenzioni e libro d’autore utile a presentare i dieci valori fondanti e imprescindibili dell’azienda che, oltre a proporre una narrazione sulle radici storiche del marchio, tracciano le traiettorie del suo ambizioso futuro. Narrazione alla quale si ispirano gli scatti di Delfino Sisto Legnani raccolti nella mostra fotografica allestita nello spazio Wunderkammer del flagship store Visionnaire di Milano, insieme a un’ambientazione con 15 icone della produzione del brand.