Flaminia, ritorno nel ‘Settecento’

L’azienda presenta a ISH le nuove proposte 2019, tra cui spicca il lavabo ‘Settecento’ disegnato da Giulio Cappellini

Ispirarsi al passato per rendere moderno il futuro. È il pensiero che ha mosso Giulio Cappellini e Flaminia nella realizzazione di Settecento, il lavabo che si ispira alle acquasantiere marmoree tipiche delle chiese dell’epoca.

Settecento by Giulio Cappellini, Flaminia
Settecento by Giulio Cappellini, Flaminia

Il nuovo prodotto è presente a ISH, fiera biennale dedicata al bagno e al riscaldamento in scena a Francoforte, nello spazio espositivo concepito dallo stesso designer con lo scopo di far scoprire il mondo dell’azienda da diverse prospettive: dall’esterno attraverso le grandi vetrine, dall’interno in un susseguirsi di atmosfere.

Settecento by Giulio Cappellini, Flaminia
Settecento by Giulio Cappellini, Flaminia

Settecento è caratterizzato da spessori e dettagli che creano un effetto tridimensionale difficile da ottenere utilizzando la ceramica. Le sue dimensioni importanti, date anche dalla generosa ampiezza della vasca, conquistano lo sguardo e lo rendono protagonista dell’ambiente bagno.

Collezione Madre by Angeletti- Ruzza, Flaminia
Collezione Madre by Angeletti-Ruzza, Flaminia

Prendere spunto da altre epoche per rinnovarsi è un concetto che si ritrova anche nella nuova collezione Madre disegnata da Angeletti e Ruzza, le cui forme reinterpretano il linguaggio pre-razionalista dell’architettura degli anni ’30.

Non solo Settecento e Madre. Flaminia anima lo stand di Francoforte con una vasta offerta, tra cui spiccano i recenti lavabi NudaSlim e la consolle NudaFlat di Ludovica e Roberto Palomba, le collezioni App, Pass, Nile, Bonola, Fontana, Saltodacqua, Miniwash, Waterdrop, Io 2.0 e Bloom e i prodotti iconici come Link, Spin e Monoroll.

Lux by Patrick Norguet, Flaminia
Lux by Patrick Norguet, Flaminia

Infine, in evidenza anche i progetti di Flaminia Lighting, la divisione aziendale focalizzata sull’illuminazione. Il brand con sede in provincia di Viterbo si affida al blasonato nome di Patrick Norguet per la realizzazione di Lux, le inedite luci da parete e da soffitto, naturalmente in ceramica, che traggono ispirazione da quelle di inizio XX secolo.