Salone del Mobile.Milano, omaggio all’ingegno e a Leonardo

Presentata quest’oggi la 58esima edizione della rassegna che celebra Milano, la creatività, il genio di Leonardo. Nuovo format per la biennale Workplace 3.0

Sarà un’edizione che guarda al futuro traendo ispirazione dal passato. Il Salone del Mobile.Milano, in scena dal 9 al 14 aprile presso Fiera Milano Rho, sempre alla ricerca soluzioni innovative e risposte alle esigenze contemporanee, intende lasciarsi guidare da una nuova keyword del suo ‘Manifesto’: “ingegno”, in un diretto collegamento con un artista a tutto tondo come Leonardo da Vinci, simbolo di una scienza futuristica e di cui quest’anno si ricordano i 500 anni dalla scomparsa.

Oggi, alla Triennale di Milano, si è svolta la conferenza stampa di presentazione a cui hanno preso parte il Presidente del Salone del Mobile.Milano Claudio Luti, il Presidente di FLA Eventi Emanuele Orsini, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, il Ministro dei beni e delle attività culturali Alberto Bonisoli e il Presidente della Triennale Stefano Boeri.

Presidente del Salone del Mobile.Milano Claudio Luti, il Presidente di FLA Eventi Emanuele Orsini, Sindaco di Milano Giuseppe Sala, Presidente della Triennale Stefano Boeri © Andrea Marani
Presidente del Salone del Mobile.Milano Claudio Luti, il Presidente di FLA Eventi Emanuele Orsini, Sindaco di Milano Giuseppe Sala, Presidente della Triennale Stefano Boeri © Andrea Marani

Tante le novità che andranno in scena il prossimo aprile, a partire dal nuovo format della biennale Workplace 3.0 che debutta con un nuovo percorso espositivo. Le 52 aziende espositrici certificano la trasformazione sociale dell’area di lavoro in spazio flessibile, permeabile e dinamico, aperto alla condivisione professionale e alla contaminazione con altre attività quotidiane. Le aziende dedite all’office costelleranno perciò l’intera area fieristica, mentre i padiglioni 22 e 24 verranno destinati ad aziende new entry.
Immancabile invece Euroluce, suddivisa in 4 padiglioni (9-11 e 13-15) per 421 espositori (di cui circa il 48% sono esteri) che pone come focus l’illuminazione integrata e intelligente.

AQUA by Marco Balich
AQUA by Marco Balich

La rassegna non può prescindere dal capoluogo lombardo. Un luogo dove innovazione, modernità e dinamicità prosperano. Aggettivi ascrivibili anche a Leonardo, che con Milano ha avuto un legame ventennale rivelatosi proficuo per entrambi. Proprio la spinta creativa di Leonardo ha ispirato Marco Balich nell’ideazione di Aqua, un’installazione presso la Conca dell’Incoronata (che verrà inaugurata il 5 aprile) dedicata agli studi sull’acqua dell’artista: un piccolo frammento del Rinascimento e del futuro di Milano.
Non solo: DE-SIGNO. La cultura del design italiano prima e dopo Leonardo è l’installazione immersiva ideata da Davide Rampello e progettata dall’architetto Alessandro Colombo all’interno del Salone, che coniugherà in modo coinvolgente ed emozionante i linguaggi del cinema e della scenografia teatrale per raccontare la progettualità di Leonardo in relazione al saper fare delle imprese italiane.

De-Signo, ideato da Davide Rampello e progettato da Alessandro Colombo
De-Signo, ideato da Davide Rampello e progettato da Alessandro Colombo

Tra le novità, la collaborazione triennale tra il Salone e La Scala perché “la parte culturale è sempre fondamentale” (come ricorda Claudio Luti). Per la prima volta, la fiera si apre con un grande concerto nell’esclusivo teatro, mentre come di consueto si concluderà con una grande festa del design, venerdì 12 aprile, a Palazzo Marino.

Teatro alla Scala
Teatro alla Scala

La kermesse 2019 del Salone (estesa su una superficie di 205mila mq) offrirà la possibilità a oltre 2350 aziende di far conoscere al mondo i propri prodotti. La rassegna vuole confermare il suo ruolo da protagonista nel mondo del design: “Importante consolidare la capacità attrattiva della Fiera dedicata all’arredamento che – spiega il Presidente Claudio Luti – offre ai suoi visitatori non solo un’ampia offerta di prodotti ma, soprattutto, occasioni di relazioni internazionali e opportunità di riflessione sul rapporto tra creatività e impresa”.