Forensic Architecture vince il best of del design 

Il London Design Museum annuncia i vincitori del Beazley Designs of the Year. Sul podio un'agenzia di ricerca che svela gli errori giudiziari e i crimini di guerra

Non un architetto o un prodotto, ma un’agenzia di ricerca che svela i crimini di guerra. È Forensic Architecture la vincitrice del Beazley Designs of the Year 2018, l’ambito riconoscimento del London Design Museum che celebra il best of del design su scala globale. Forensic Architecture è un centro di ricerca indipendente basato presso la Goldsmiths University di Londra e fa luce sugli errori giudiziari attraverso l’analisi architettonica delle immagini provenienti dalle notizie ufficiali e dalle riprese via satellite.

Mostra Counter Investigation
Mostra Counter Investigation

L’ente analizza minuziosamente indizi e prove frammentarie per creare ricostruzioni 3D degli eventi, consentendo al team di verificare le informazioni contestate. L’agenzia ha raccontato il metodo e gli strumenti di lavoro nella mostra Counter Investigations all’Institute of Contemporary Arts di Londra. Come ogni anno, oltre al primo premio, vengono nominati altri sei vincitori, uno per ogni categoria, a cui si aggiunge un vincitore scelto dal pubblico.

Zeitz Museum of Contemporary Art Africa
Zeitz Museum of Contemporary Art Africa
Zeitz Museum of Contemporary Art Africa
Zeitz Museum of Contemporary Art Africa
Zeitz Museum of Contemporary Art Africa
Zeitz Museum of Contemporary Art Africa
Zeitz Museum of Contemporary Art Africa
Zeitz Museum of Contemporary Art Africa

Per l’architettura vince lo Zeitz Museum of Contemporary Art Africa a Cape Town realizzato da Heatherwick Studio e ricavato da ex silos di cemento destinato un tempo al grano. Per la moda vincono i poetici costumi del Royal Ballet di Londra disegnati dallo stilista Erdem Moralıoğlu per il balletto Corybantic Games di Christopher Wheeldon.

Royal Ballet
Royal Ballet
Trash Isles
Trash Isles di LADbible e Plastic Oceans Foundation

Per la grafica, Trash Isles di LADbible e Plastic Oceans Foundation, la campagna di denuncia dell’inquinamento degli oceani che vuole coinvolgere i cittadini e le Nazioni Unite. Per il prodotto, Paperfuge ideato da Prakash Lab, un dispositivo fatto di corda, plastica e carta per separare il sangue intero dal plasma puro e diagnosticare così infezioni come malaria, hiv e tubercolosi; un oggetto che si mette in tasca, pesa due grammi e costa soli 20 centesimi.

Surgibox
Surgibox, designed by Debbie Teodorescu, Mike Teodorescu, Stephen Okajima
Falcon Heavy di SpaceX
Falcon Heavy di SpaceX

Per la categoria trasporti vince Falcon Heavy di SpaceX, il missile per missioni commerciali nello spazio, il più potente ma anche il più sostenibile da lanciare rispetto agli altri razzi delle sue dimensioni, con booster e parti recuperabili dopo il decollo per usi futuri. Infine, il vincitore scelto dal pubblico è SurgiBox, progettato da Debbie Teodorescu, Mike Teodorescu, Stephen Okajima e dal team SurgiBox: una tenda gonfiabile che diventa sala operatoria sterile per essere utilizzata in aree remote o zone disastrate.
La tenda è dotata di un ventilatore e di un filtro che rimuove oltre il 99,9 per cento dei contaminanti, può essere trasportata in uno zaino ed è una soluzione portatile ed economica per le persone che altrimenti non avrebbero accesso a cure chirurgiche sicure. Le sei categorie di vincitori insieme agli 81 nominati saranno in mostra al London Design Museum fino al 6 gennaio 2019.

La giuria quest’anno è stata presieduta da Paul Priestman, presidente della Priestman Goode, il designer Tord Boontje, Ian Callum director of design di Jaguar, Robert Devereux presidente di the Conduit, Roksanda Ilinčić, fondatrice e direttrice creativa di Roksanda, e Melodie Leung, senior associate di Zaha Hadid Architects.