Foro Studio scende in campo con Parah

I cinque professionisti milanesi hanno assunto la direzione artistica per le boutique di Parah e ha disegnato i nuovi concept store di Forte dei Marmi e Verona

Visitando il sito di Foro Studio si capisce immediatamente come i cinque professionisti milanesi intendano il design: “Il nostro modus operandi è legato a un approccio concettuale che mira alla creazione di progetti non convenzionali. Ricerchiamo l’esperienza e proponiamo idee che generino emozioni, capaci cioè di dialogare con le persone”.

Lo studio si compone di cinque figure, tutte diverse tra di loro per competenze e specificità: il project manager Claudia Oldani, il designer del prodotto Alessandro Pennesi, Giuseppe Ponzo responsabile della pianificazione strategica, Fabio Romenici interior e product designer e infine il direttore creativo e architetto Salvatore Ponzo, anche professore di New Materials Technologny in Naba. Foro Studio si muove tramite un approccio multidisciplinare tra i campi di direzione artistica, brand identity, interior & exhibition, product & graphic design. I concetti fondamentali sono materialismo, etica e spiritualità e nei progetti trovano spazio l’arte e il sociale con una particolare attenzione ai materiali eco-friendly.

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Parah Verona

L’ensemble di talenti meneghini ha assunto la direzione artistica per le boutique di Parah disegnando i nuovi concept store di Verona e Forte dei Marmi, due mete senza dubbio suggestive. Il progetto per entrambi gli ambienti si concentra sui punti identitari del brand: esclusività, lusso e femminilità. Foro Studio ha scelto di giocare di contrasti, con materiali caldi e freddi, dove la contemporaneità cerca il suo equilibrio ponendo comunque al centro dell’attenzione i prodotti destinati alla vendita.

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Boutique Forte dei Marmi

L’ambiente della boutique di Verona è un ambiente intimo grazie alla boiserie imbottita rivestita con tessuto effetto scamosciato di color rosa cipria che ricopre il perimetro. L’esperienza di acquisto richiama in questo modo una sensazione di naturalezza e calma. Diverso lo spazio di Forte dei Marmi dove la la dimensione ridotta dello spazio invita a giocare con il concetto di scrigno, come se la boutique fosse il portagioie e i costumi i gioielli.