EquipHotel punta sul design e racconta l’interior del terzo millennio

La prossima edizione della manifestazione dedicata all’hospitality offrirà agli operatori un ricco palinsesto di proposte dedicato al mondo dell’arredo, numerosi spazi di approfondimento dedicati alle tendenze e qualche provocazione

L’hotellerie è un mondo che non si ferma mai, è un settore che coinvolge centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, i gusti e le aspettative di ciascun viaggiatore sono unici.
Con uno scenario così aperto e quindi così complicato, la proposta di EquipHotel – a Parigi dall’11 al 15 novembre – non poteva essere univoca ma, come ha affermato il direttore della manifestazione Boris Provost “non esiste una singola tendenza nel settore dell’hotellerie e della ristorazione, quindi EquipHotel sarà una moltiplicazione di idee e di contesti, i più universali possibili”.

L’obiettivo è quello di confermare la manifestazione parigina come un hub dove si incrociano idee, progetti e ispirazioni per il settore alberghiero e comunque dove la parola “ospitalità” è un concetto da tenere ben presente.
Globale o particolare? Alla domanda non c’è risposta, ma la tensione tra questi due concetti è il motore che rende inesauribile il movimento di pensiero e di idee che il settore produce senza sosta.

L’edizione 2018 di EquipHotel si avvarrà di tante e prestigiose collaborazioni, un vero parterre de roi, come direbbero i francesi.
A cominciare (non ce ne vogliano male gli altri) da Sandrine Alouf, la creatrice dei “viaggi immobili”, un’atmosferista, come lei si definisce: progettista ma anche scenografa, designer di oggetti e di capi di abbigliamento, un’appassionata professionista la cui attività sfugge dalle definizioni tradizionali proprio perché a 360°. La Alouf, insieme a Thierry Virvaire (anche lui eclettico progettista) presentano Casa de Luz, un lounge bar & ristorante dove l’incontro tra le cucine portoghese e francese avviene in tre aree che rappresentano i tre momenti culinari di una giornata: colori, atmosfere, spazi a disposizione dei visitatori che potranno scegliere dove consumare il proprio pasto.

Dal senso di libertà di Casa de Luz si passa alla provocazione pura di Cozy Lazy, la stanza delle regole, progettata da Fabrice Knoll, che propone una room destrutturata (magari anche scollegata?) rispetto alle regole tradizionali delle stanze d’hotel: via le pareti, la natura entra con prepotenza ed è protagonista, il tutto per celebrare un inaspettato inno all’ozio.

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Casa de Luz

Il wellness non poteva mancare e la scelta di EquipHotel è caduta sul progetto poetico e onirico di Didier Knoll & Elodie Goddard.

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Wellness Centre

L’immancabile presenza di Jean-Philippe Nuel – testimonial storico della manifestazione – si materializzerà con un’installazione a tema dedicata alla iper personalizzazione dei servizi, soprattutto quello in camera.

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Studio18

Confronti e condivisioni sul design saranno possibili ai padiglioni 2, 3 e 4: collegati tra di loro per dar vita al Design Hub, un’agorà per esplorare le possibilità offerte dall’incrocio tra Decor, Design e Layout e dove sotto la grande scritta LAB si incontreranno architetti, designer e operatori del mondo hospitality.
EquipHotel ha posto le basi per un’edizione 2018 risonante e concreta, stimolante e dai ricchi contenuti.

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Bar Signature

EquipHotel
11/15 novembre 2018 – Paris Expo, Porte de Versaille