Emerson College, la città in un campus

Una città nella città, l’Emerson College di Los Angeles, con la sua sbalorditiva architettura, riunisce in un unico campus residenze per studenti, aule didattiche, uffici amministrativi, bar, ristoranti e retail

Sono tanti gli aspetti che stupiscono quando ci si trova di fronte a questa struttura tanto audace e maestosa, partendo dalla funzione, per poi passare al progetto dei Morphosis Architects, all’ubicazione e al rapporto che instaura con la seconda città più grande degli Stati Uniti. È originariamente un College privato, fondato nel 1880, con diverse sedi (Boston, nel Massachusetts, Well, nei Paesi Bassi e appunto a Los Angeles) che offre numerosissimi corsi di laurea, nel settore delle arti e della comunicazione. ELA (Emerson College di Los Angeles) è famoso per i suoi corsi post-laurea, per i diplomi e per i programmi di studi professionali, oltre che per workshop, conferenze ed eventi che coinvolgono gli alunni e l’intera città.

 width=Lo studio Morphosis, fondato da Thom Mayne nel 1972, ha pensato a un progetto dove gli opposti si armonizzano: la regolarità con l’irregolarità, le linee rette con le curve, l’ordine con il disordine, per creare uno spazio articolato che accolga gli studenti sia nella loro vita accademica che in quella domestica.
L’edificio è organizzato attorno a un cuore centrale, dedicato alla creatività, all’apprendimento e all’interazione sociale, composto da forme organiche che si intrecciano, con ponti e attraversamenti, il tutto attorniato da una massiccia cornice dalle linee regolari. Il parcheggio è previsto al piano terra, mentre gli studenti entrano al secondo livello e si trovano alla base della grande scalinata, con l’edificio accademico sulla sinistra e le torri residenziali all’interno della cornice.

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Gli appartamenti, che ospitano 217 studenti, si distribuiscono all’interno delle due torri di 10 piani che racchiudono questo volume scolpito dove troviamo aule e uffici amministrativi. I corridoi esterni e le sale comuni sono ombreggiati da una rete metallica ondulata e a squame che riveste interamente l’altezza della superficie interna delle torri e funge da sfondo dinamico per le esibizioni esterne che si svolgono nella piattaforma superiore.

 width=L’intero edificio diventa un vero palcoscenico per film, proiezioni ed eventi, con la scritta ‘Hollywood’ in lontananza e con la vista di Los Angeles e dell’Oceano Pacifico. Altro aspetto che gli architetti hanno considerato è sicuramente la sostenibilità, pensando, per esempio, a una pelle attiva per le facciate a est e a ovest, costituite da brise soleil che riducono al minimo l’irraggiamento solare, sfruttando però al massimo la luce naturale per illuminare gli interni. Per l’edificio inoltre sono stati usati materiali da costruzione riciclati e apparecchi efficienti per ridurre il consumo di acqua del 40%, oltre a un sistema per il risparmio energetico negli impianti di riscaldamento e raffreddamento e un’ottimizzazione generale di tutti i sistemi.

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Photo credits © Iwan Baan