Rosina, una miscela di drink eccellenti e spavalderia progettuale

Con i suoi innumerevoli input, Las Vegas può mettere a dura prova i nostri sensi. Il cocktail lounge bar Rosina offre la giusta pausa dal rumore incessante e dagli stimoli visivi della città

All’interno dell’hotel Palazzo si nasconde Rosina, un cocktail bar dall’estetica ben definita inaugurato a dicembre 2017, che offre un rifugio intimo e un nostalgico tuffo nel passato. Vetri oscurati e tende separano le atmosfere rétro di questo locale – concepito in stile bar clandestino – dal casinò del celebre edificio ispirato all’Italia. L’hotel Palazzo sorge vicino all’hotel-casinò Venetian: entrambi sono di proprietà del gruppo Las Vegas Sands.

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E in effetti il progetto di Simeone Deary Design Group con sede a Chicago, realizzato sotto la consulenza di Gensler, è all’insegna della discrezione: con i suoi 65 posti a sedere, i drink ispirati all’Art Déco e una piccola reception, il bar è completamente isolato rispetto al trambusto del casinò, ma al tempo stesso permette agli avventori di ributtarsi nella mischia in men che non si dica.
Dietro al bancone si alternano baristi addestrati dai mixologist statunitensi Sam Ross e David Rabin, maestri nel loro settore: nascono così drink estremamente curati, che innalzano ulteriormente lo standard del locale. Le ricette dei cocktail classici vengono riprodotte fedelmente, ma i bartender hanno anche l’intraprendenza e le capacità necessarie per sperimentare. Un esempio? Il French 75: con un tocco d’assenzio, è davvero delizioso.

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I dettagli che rievocano i ruggenti anni Venti si fondono alla Las Vegas dei tempi moderni, grazie alla pietra nera con complessi motivi intarsiati in ottone che caratterizza il pavimento e le superfici del bar, ma anche al soffitto modanato e alle luci personalizzate firmate Preciosa. Alcune aree, arredate con spaziosi divanetti e illuminate da fastosi lampadari, possono essere delimitate tramite sontuosi drappi, trasformandosi così in discreti privé per piccoli gruppi.
A giudicare dal lucente ottone e dalle altre superfici lussuose, nessuno si stupirebbe se Jay Gatsby in persona varcasse la soglia da un momento all’altro e ordinasse un cocktail a base di gin eseguito alla perfezione. Un posto del genere è quello che ci vuole per non impazzire a Las Vegas, o anche solo per sorseggiare un cocktail eccellente.

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