La scienza estroversa. L’approccio multidisciplinare di Experimentarium

Una nuova e sorprendente impostazione architettonica dedicata alla scienza e alla tecnologia ha riaperto a Hellerup, Copenaghen, offrendosi ai visitatori come una brillante icona. Dentro e fuori.

CEBRA ha recentemente completato la ristrutturazione dell’Experimentarium, apportando un radicale cambiamento nella sua espressione architettonica.
L’edificio esistente, un ex impianto di imbottigliamento per la birra Tuborg, è stato ampliato e riorganizzato con l’aggiunta di nuovi livelli e l’inserimento di atri con scalinate scultoree dal forte impatto visivo.

 Photo Credits Adam Mørk

Oltre a raddoppiare la superficie espositiva – per un totale di sedici mostre interattive – l’intervento ha previsto una spaziosa terrazza sul tetto, moderne strutture per il personale connesse visivamente alle aree per i visitatori, una caffetteria e un’area picnic, un centro congressi e strutture dedicate alla didattica.

 width=

Le diverse funzioni dell’edificio e le esperienze che esso offre si riflettono anche sul paesaggio urbano di Copenaghen grazie alla forma del nuovo involucro reso dinamico da una serie di scatole aggettanti, tra loro sfalsate, che si aprono in punti precisi con grandi vetrate. In contrasto con la base in mattoni originaria, mantenuta, i volumi estrusi completano la facciata rendendola doppiamente narrativa grazie alla trama di alluminio perforata in grado di illustrare la dinamica dei fluidi.

 width=

Netta si delinea dunque la vocazione progettuale di sottolineare sia concretamente sia simbolicamente l’incontro tra vecchio e nuovo, tra passato e futuro, tra le scienze naturali e l’ingegneria e tra i saperi stessi delle professionalità che operano all’interno, informatico e umanistico. Ma che dentro tutto graviti intorno al mondo della scienza è annunciato all’ingresso nell’abbaglio radiante dell’enorme scala Helix, elemento significante dell’intero progetto che sottende nella sua imponente fisicità un movimento anche evocativo. Perché nel linguaggio delle forme la direttrice elicoidale rimanda all’origine della vita e qui si fa intenzionalmente versione astratta della struttura del filamento di DNA.
L’ascesa nella natura scientifica dell’edificio si spinge per un centinaio di metri conducendo i visitatori su quattro piani attraverso la sinuosa promenade architecturale caratterizzata dal rivestimento in rame, 10 tonnellate contro le 160 di acciaio che la supportano. Il concetto della scala è stato sviluppato durante un workshop con Jakob Bohr, professore presso la DTU Nanotech, e assicura un buon flusso interno creando coerenza tra i piani.
Altre scalinate, che non perdono tuttavia personalità nell’uniformità del bianco prevalente, incidono le altezze con taglio più razionale dirigendo ugualmente ai programmi espositivi e alle loro narrazioni immersive, in un susseguirsi fluido e ritmato.

 width=  width=

 width=

PROJECT CREDITS
Location: Tuborg Havnevej, Hellerup, Denmark
Architectural design: CEBRA
Engineer: Orbicon
Photo Credits: Adam Mørk