Gli artisti della luce

Melogranoblu compie vent'anni e continua a far sognare. Evolvendosi nel corso della sua storia per raggiungere inediti campi progettuali, l'azienda di illuminazione arriva a definire un concept che armonizza ricerca e artisticità scenica. Un esempio? L'installazione realizzata al Superstudio per la Milano Design Week

C’è sempre stata un po’ di magia nella storia di Melogranoblu. Fin dagli albori, quando – esattamente vent’anni fa – Massimo Crema ed Ermanno Rocchi diedero vita alla loro impresa dedicandosi alla creazione di fotofori: raffinati oggetti in vetro di murano contenenti candele, assimilabili a lanterne. La suggestione della luce nelle sue possibilità espressive e la lavorazione artistica del vetro tracciano il percorso che ha condotto i due fondatori dal mondo della decorazione a quello del lighting; un passaggio avvenuto nei primi anni duemila e che ha coinciso con l’introduzione della lavorazione del vetro borosilicato. All’interno del laboratorio dell’azienda a Marostica – zona che custodisce tale specializzazione di alto artigianato italiano – la magia prende la forma di vetri luminescenti dai contorni organici, naturali.

La collezione d’esordio, Opera, una serie di lampade a sospensione con nappe di seta, dimostrava già il potenziale formale delle composizioni, definite da gruppi di vetri anche molto numerosi, ma esteticamente e tecnicamente molto leggere. Mostrava altresì la caratteristica prima dei prodotti Melogranoblu: la loro artisticità scenica declinabile tanto in contesti residenziali quanto nei progetti.

Leggerezza sì, ma anche maggiore resistenza e un’alta trasparenza, pertanto una grande capacità di riflessione della luce. «L’intuizione successiva fu che i vetri posti al di sotto della luce potevano dare maggiori effetti, rifrangere la luce, illuminarsi loro stessi e aumentare la luminosità nell’ambiente circostante – spiega Massimo Crema – Quindi decidemmo di togliere la luce dal vetro per farla vivere indipendentemente». Nasce così Hydra, sistema modulare formato da vetri appesi a una corda di maglia metallica, illuminati esternamente da sorgenti luminose installate a soffitto.

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Hydra by Melogranoblu

Una seconda rivoluzione estetica accompagna le ultime collezioni di pendenti, che introducono anche nuove finiture metallizzate. La sperimentazione sul prodotto è portata ai massimi livelli, agevolata dalla libertà creativa e di ricerca incoraggiata nel laboratorio dell’azienda, oltre che dalle proprietà stesse della materia che – abilmente soffiata – si modella con risultati che evocano pura magia. Così nascono opere artistiche come Soap, elemento sferico che al suo interno rivela (quando acceso) una scultura in vetro, e Opium dalla singolare forma organica; Perfume, che si eleva con leggerezza attraverso geometrie opposte, e Serendipity che, sinuosa e curvilinea, omaggia il sistema Hydra ricalcandone uno dei vetri e riproponendolo in versione sospensione o da tavolo.

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Soap Dome by Melogranoblu
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Soap Sphere by Melogranoblu
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Opium by Melogranoblu
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Serendipity by Melogranoblu

La magia incanta, infine, anche il circuito del FuoriSalone milanese, dove l’emozionalità di tali scenografie si amplifica attraverso l’installazione Oneiros, protagonista al Superstudio: un percorso immersivo alla scoperta della forza evocativa, viva e incantata della luce.